giovedì 28 maggio 2009

ATTIVATO IL SITO DEL PARTITO DEMOCRATICO DI NERVIANO

Da oggi il BLOG "Nerviano Democratica" non verrà più aggiornato.

I visitatori, che ringraziamo per il loro contributo, potranno trovare le informazioni che interessano sul nuovo sito del Circolo del Partito Democratico di Nerviano all'indirizzo:

http://www.pdnerviano.it/

Il sito, che è stato avviato da pochi giorni, riteniamo possa rappresentare uno strumento più adeguato alle necessità di un partito che considera la comunicazione sulla rete fondamentale per far conoscere le proprie idee.



Il Coordinamento del Circolo "Fiorella Ghilardotti" di Nerviano

lunedì 18 maggio 2009

FILIPPO PENATI A NERVIANO

martedì 12 maggio 2009

ELEZIONI EUROPEE E PROVINCIALI


Domenica 17 maggio dalle ore 10 alle ore 12,30

saremo in piazza Italia a Nerviano con


l'On. Patrizia Toia candidata per il PD al Parlamento Europeo


Andrea Scampini candidato per il PD al Consiglio provinciale di Milano


martedì 5 maggio 2009

E L'ETICA ELASTICA

Gran parte delle cose che si sentono in tv in questi giorni a proposito della rottura in casa Berlusconi sono solo chiacchiere. Ma, non so se ci avete fatto caso, quelli che dicono «sono cose private, di cui non bisognerebbe neppure parlare», poi finiscono per difendere lui e offendere lei. Anzi, tra i giornalisti, si potrebbe capire a che gruppo editoriale appartengono solo a giudicare dalla loro reticenza su Veronica. E poi c’è l’ammiccante Amicone, sorridente rispetto alle scappatelle del capo, verso le quali ieri a Omnibus ha addirittura esclamato ammirato: «Chapeau!». Proprio lui, così integralista della famiglia e così severo verso le pretese dei conviventi (per non parlare dei gay!) di amarsi e rispettarsi senza sposarsi. Si vede che l’etica dei ultras cattolici è estensibile come l’elastico delle mutande e soprattutto in base ai redditi e al potere. Invece, a noi che siamo per l’uguaglianza, non resta che incitare Veronica e insieme a lei tutto il popolo italiano, a divorziare da Silvio.

Fronte del Video
Maria Novella Oppo
L'Unità 5 maggio 2009

domenica 3 maggio 2009

FRANCESCHINI A MILANO A SOSTEGNO DI PENATI

Lunedi 4 maggio Apertura della campagna elettorale per elezioni Provinciali a Milano.

Al teatro Ciak in via Procaccini alle ore 20,30.

DARIO FRANCESCHINI segretario nazionale PD

FILIPPO PENATI candidato Presidente per la Provincia di Milano

EZIO CASATI segretario milanese del PD e candidato consigliere alla Provincia di Milano

ARIANNA CAVICCHIOLI capogruppo PD alla Provincia e candidata consigliere alla Provincia di Milano

sabato 2 maggio 2009

IL TAR RIGETTA IL RICORSO DELL'EX ASSESSORE STRANIERI

E' stato rigettato dal Tar Lombardia il nuovo ricorso presentato dall'ex assessore alla Polizia locale Antonia Stranieri . Nei giorni scorsi è arrivato sulla scrivania del sindaco Enrico Cozzi il documento nel quale il Tar si è pronunciato circa l'ultimo ricorso dell'ex membro della giunta comunale. Nel testo del legale, si legge infatti che il Tar ha rigettato l'istanza cautelare di sospensione della revoca della carica di assessore e di tutti gli atti ad essa conseguenti. Insomma, un altro capitolo che dovrebbe forse chiudere definitivamente una vicenda che si trascina dal febbraio 2007, quando il primo cittadino di Nerviano sospese l'ex assessore con la motivazione di «cessato rapporto fiduciario» per poi arrivare, oltre un anno dopo, alla revoca. Poi Stranieri, che è in forza all'Italia dei valori, ha fatto ricorso, parzialmente accolto dal Tar, e il sindaco ha emesso una nuova revoca. E si arriva ad oggi, col nuovo ricorso dell'ex assessore rigettato in questi giorni. «Per me la questione era già chiusa anche prima di questo rigetto - commenta il sindaco Enrico Cozzi -. La vicenda si è trascinata forse per troppo tempo e col rigetto arrivato ora penso che non vi sia molto altro da aggiungere». Della questione si era parlato a lungo anche in consiglio comunale con le opposizioni che hanno sempre chiesto maggior chiarezza..

Da Settegiorni 1 maggio 2009

mercoledì 29 aprile 2009

EUROPEE: PRESENTATE LE LISTE DEL PD LOMBARDO

Il Partito Democratico ha ufficializzato oggi le sue liste per le prossime elezioni europee. Accanto al capolista Sergio Cofferati i Democratici della Lombardia si presentano con cinque donne e cinque uomini.Con i parlamentari uscenti Patrizia Toia, Antonio Panzeri e Francesco Ferrari il Pd della nostra regione schiera lo scienziato Giovanni Bignami, il docente universitario milanese Piero Graglia, biografo di Altero Spinelli, l’esperta di politiche sanitarie Chiara Porro De Somenzi, il blogger e libero professionista Ivan Scalfarotto, la dirigente della Confagricoltura mantovana Elide Stancari, l’imprenditrice brianzola Annamaria Di Ruscio e la dirigente d’azienda Milena D’Imperio di Pavia. Soddisfatto Maurizio Martina, segretario regionale, "Si tratta di un bel gruppo di persone radicate nei diversi territori della regione e soprattutto rappresentative di importanti esperienze professionali. Con loro vogliamo dare voce alla Lombardia che lavora, produce e s’impegna ogni giorno per crescere e migliorare. Diversamente da chi metterà in campo candidati bandiera che poi non frequenteranno mai il Parlamento europeo, noi offriamo ai cittadini un gruppo di uomini e donne disponibili ad un impegno totale per rappresentare al meglio la regione più importante del paese"

venerdì 24 aprile 2009

FILIPPO PENATI CANDIDATO ALLA PROVINCIA DI MILANO


Filippo Penati, candidato Presidente della Provincia di Milano per il partito Democratico, sarà presente domani 25 aprile nei comuni del Legnanese.

Sarà al mercato di Nerviano alle ore 10.

mercoledì 22 aprile 2009

VIETATO MANGIARE PER STRADA

Oriani e Gaffuri: legge regionale contro i kebab colpisce gelaterie e pizzerie da asporto


“È una legge inutile e sbagliata, perché nata dalla volontà della Lega di bloccare o ridurre l’attività dei kebab e che rischia di colpire tantissime attività artigianali come le gelaterie e le pizzerie da asporto”.

Così Ardemia Oriani e Luca Gaffuri, consiglieri regionali del PD commentano la legge regionale che pone vincoli alle attività artigianali con somministrazione diretta, come pasticcerie, gelaterie, yogurterie, rosticcerie, piadinerie, kebaberie, pizzerie da asporto, gastronomie in genere, panificazioni.

Tra i vincoli introdotti quello secondo cui non si potranno assolutamente mettere tavolini o arredi fuori da queste attività, e secondo una interpretazione letterale non si potrà più consumare il prodotto dell’attività artigianale, come il gelato la pizza o il kebab, nelle immediate vicinanze del locale, ma solo all’interno dei locali dell’azienda.“Si pongono vincoli agli artigiani che conducono attività fortemente gradite dai consumatori per la possibilità di poter disporre di prodotti da consumare freschi – continuano Oriani e Gaffuri – e stiamo parlando di un settore che in Lombardia conta seimila attività con 40mila addetti.

È strano discutere ora di una legge molto settoriale quando è già prevista a breve la discussione di un provvedimento complessivo sull’intero settore.

Evidentemente i motivi sono sostanzialmente propagandistici”.
dal sito del partito democratico della lombardia

venerdì 17 aprile 2009

VERBALE DELL'INCONTRO DEL 16 APRILE

Dalla RSU NMS riceviamo e pubblichiamo:


GARANTIRE LA CURA, ALLEVIARE LA SOFFERENZA

Vi invitiamo a partecipare all'iniziativa di giovedì 23 Aprile alle ore 21 presso la Sala Leone da Perego Via Mons. Gilardelli 10 a Legnano

giovedì 16 aprile 2009

IL GOVERNO BUTTA 460 MILIONI E DICE NO ALL' ELECTION DAY

Vince il ricatto leghista.
Niente election day il 7 e 8 giugno. “Berlusconi ci tiene tanto a far sapere ai cittadini che lui comanda e decide; poi, però, si piega sempre ai ricatti di Bossi” attacca Dario Franceschini commentando il vertice di Palazzo Grazioli tra Pdl e Lega. Lasciando la riunione i capigruppo del Pdl, Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto hanno spiegato che la maggioranza chiederà una consultazione alle opposizioni per verificare se l'ipotesi migliore per svolgere il referendum sia il 14 o il 21 di giugno.”Se si vuole risparmiare - hanno sottolineato i capigruppo - il 21 è l'ipotesi più percorribile”.


Così il governo dovrà varare un decreto per autorizzare uno sperpero di denaro pubblico, “perché questo farà Berlusconi per evitare l’election day –denuncia Ettore Rosato, deputato PD - si tratta di una scelta immorale e vergognosa perché nella prima ipotesi, quella del voto il 14 giugno, significa buttare dalla finestra 460 milioni di euro, se invece passerà la proposta di andare a votare il 21 giugno se ne butteranno “solo” 320 e con un decreto ad hoc”.


Anche la capogruppo PD al Senato, Anna Finocchiaro invita “a non sprecare ulteriori risorse pubbliche. È chiaro che hanno paura che il referendum raggiunga il quorum, e questo creerebbe seri rischi politici per la Lega. Noi facciamo appello al governo. Servono responsabilità e oculatezza. Il dramma del terremoto e la sacrosanta moderazione dei toni delle polemiche di questi giorni non ci può impedire di denunciare uno spreco che gli italiani non capirebbero”.


E in serata interviene anche il presidente della Camera Gianfranco Fini: "Sarebbe un peccato se per la paura di pochi il Governo rinunciasse a tenere il referendum il 7 giugno spendendo centinaia di milioni che potrebbero essere risparmiati". Già, un vero peccato

lunedì 13 aprile 2009

Terremoto: NMS rischia la chiusura ma aiuta l'Abruzzo

La proposta di donare un'ora di lavoro, raddoppiata dell'azienda, è stata fatta nell'assemblea di martedì 7 aprile, che discuteva della critica situazione aziendale e dei risultati dell'incontro in Regione Lombardia del giorno prima, con la motivazione che chi chiede solidarietà deve essere pronto a darla a sua volta ed è stata approvata all'unanimità con un applauso scrosciante di tutti i numerosissimi partecipanti.

La RSU di NMS, Nerviano 9 aprile 2009

venerdì 3 aprile 2009

COMUNICATO STAMPA DELLA RSU NERVIANO MEDICAL SCIENCES

riceviamo e pubblichiamo:

La giornata di ieri, giovedì 2 aprile, ha visto una totale partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici di Nerviano Medical Sciences alle due assemblee del mattino e del pomeriggio, per non parlare del blocco della S.S. del Sempione avvenuto dalle 11 alle 12.30.
Inoltre la presenza presso gli uffici della Direzione di NMS di centinaia di dipendenti ben determinati ad avere risposte ha imposto al CdA dell'Azienda di discutere pubblicamente della situazione.
Probabilmente anche per questa manifestazione, ci è poi pervenuta alle 13 una lettera di CFIC, in allegato, che sospende temporaneamente la messa in liquidazione dell'azienda.
Ci è stato anche assicurato che la proprietà è disposta a sedersi ad un tavolo istituzionale dove affrontare la nostra situazione.
Di nuovo in Assemblea nel pomeriggio i Lavoratori e le Lavoratrici di NMS hanno deciso a loro volta di sopendere temporaneamente lo stato di mobilitazione, in attesa della convocazione del Sindacato e della RSU presso la Regione o uno dei Ministeri interessati.
Sono immediatamente partiti i contatti per avere il tavolo di confronto, ma ad oggi, serata di venerdì 3 non è ancora successo niente.
RIBADIAMO che se, entro lunedì 6 aprile, non arriveranno segnali concreti sulla data di convocazione del tavolo istituzionale che deve vedere la presenza della Proprietà, del CdA, del Sindacato e RSU e delle Istituzioni i Lavoratori e le Lavoratrici in assemblea prenderanno iniziative ancora più incisive ed eclatanti per impedire la chiusura del più grosso centro di ricerche farmaceutiche del paese e le drammatiche conseguenze per gli oltre 700 lavoratori coinvolti.



La RSU di NMS, Nerviano 3 aprile 2009


la lettera della CFIC

COMUNICATO STAMPA PD REGIONE LOMBARDIA


COMUNICATO STAMPA
Nerviano Medical Sciences
ORIANI (PD): “la regione si impegni a garantire la continuita’ del centro ricerca DI NERVIANO”

“Occorre garantire la continuità del Nerviano Medical Sciences. Chiediamo alla Regione di farsi carico dell'apertura di un tavolo interistituzionale con Governo, istituzioni locali, proprietà, sindacati.
Prendiamo atto della dichiarazione fatta oggi, lunedì 30 marzo 2009, dalla Giunta regionale alla delegazione dei sindacati e dei ricercatori del Nms che la proprietà non compierà atti unilaterali. A maggior ragione la Giunta deve fare tutto ciò che è in suo potere per evitare la messa in liquidazione del centro e per garantire il suo futuro, visto che si tratta di uno dei pochi centri di ricerca farmaceutica esistenti nel nostro Paese”.
Ardemia Oriani
Consigliere regionale del Pd
Milano, 30 marzo 2009

ASSEGNO DI DISOCCUPAZIONE PER CHI PERDE IL LAVORO


Il Pd di Nerviano chiede l'assegno di disoccupazione per quanti hanno perso il posto di lavoro.

Il circolo locale, sabato 4 aprile, sarà in piazza presso il mercato di Nerviano per far conoscere la proposta e raccogliere le firme dei cittadini a sostegno.

«Un assegno mensile di disoccupazione pari al 60% dell'ultima retribuzione mensile per tutti i precari che hanno perso o perderanno il lavoro»

L'iniziativa, promossa dalla zona del Legnanese, sarà la prima a sostegno delle proposte del PD per affrontare la crisi.

Altre iniziative sui temi della scuola si terranno nei prossimi giorni.

ULTIME DA NERVIANO MEDICAL SCIENCES


Dopo la riuscita e partecipata manifestazione di ieri mattina lungo il Sempione, alla quale era presente anche il Sindaco di Nerviano Enrico Cozzi, i responsabili della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione hanno mostrato la volontà di mantenera aperta la possibilità di una conclusione della trattativa fino alla seconda convocazione dell'assemblea degli azionisti del 6 aprile

L'incontro pomeridiano si è svolto in un clima positivo che permetterà la prosecuzione della discussione anche sui tavoli istituzionali.
La RSU ha convocato una assemblea informativa per lunedì pomeriggio.

giovedì 2 aprile 2009

ULTIME NOTIZIE SU NMS

Riceviamo e pubblichiamo:

La RSU ha incontrato oggi il capo del personale di NMS, a cui ha chiesto precise notizie sull'andamento delle trattative in corso tra ambienti bancari e CFIC per ricapitalizzare NMS e scongiurare così lo spettro della messa in liquidazione dell'azienda.
Ci è stato confermato quanto detto in Regione Lombardia, cioè che sono in corso continue trattative, ma che prima di arrivare ad una soluzione positiva ci vuole ancora un pò di tempo.
Rimane però la data la spada di Damocle del 3 Aprile, domani, data definita dalla stessa CFIC come "vitale per la sopravvivenza del centro".
Non possiamo rimanere in attesa di eventi che rischiano di travolgerci ed abbiamo chiesto all'azienda ed alla proprietà di dichiarare ufficialmente se questa scadenza è ancora in vigore.
In mancanza di una tale risposta entro oggi la RSU ha dichiarato di essere pronta ad occupare l'azienda
Invitiamo i lavoratori ad attendere ulteriori notizie e ad essere pronti a mobilitarsi.

Per altre informazioni invitiamo a visitare il sito della Parrocchia s. Stefano di Nerviano su troverete ulteriori aggiornamenti:

http://www.parrocchiasstefano.it/sito_parrocchia/03_archivio_news/nerviano_medical_sciences_home.htm

martedì 31 marzo 2009

NERVIANO MEDICAL SCIENCES




Riceviamo e pubblichiamo....

LETTERA APERTA DEL GRUPPO DIRIGENTE DELL’UNITA’ DI ONCOLOGIA DI NERVIANO MEDICAL SCIENCES ALLA CONGREGAZIONE DEI FIGLI DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE


R. Padre Aurelio Mozzetta, Superiore Generale, Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione (CFIC)
Dott. Franco Decaminada, CFIC
Dott. Natalino Poggi, Legale Rappresentante, CFIC


cc.
S.E. Card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato
S.E. Card. Angelo Bagnasco, Presidente Conferenza Episcopale Italiana
S.E. Cardinale Prefetto, Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica
S.E. Card. Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano
S. E. Mons. Rino Fisichella, Magnifico Rettore Pontificia Università Lateranense

Illustre On. Giulio Tremonti, Ministro dell’Economia e delle Finanze
Illustre On. Maria Stella Gelmini, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Illustre On. Maurizio Sacconi, Ministro del lavoro, della salute e delle Politiche Sociali
Illustre On. Claudio Scajola, Ministro delle Attività Produttive
Illustre On. Giuseppe Pizza, Sottosegretario Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Consiglio di Amministrazione di NMS
Personale di NMS



Abbiamo appreso la volontà della Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione, proprietaria di Nerviano Medical Sciences (NMS) dal maggio 2004, di non apportare i capitali necessari da tempo promessi per garantire le attività del Centro di Ricerca e Sviluppo di Nerviano, determinando quindi lo stato di insolvenza e, di conseguenza, il rischio di una sua liquidazione entro pochi giorni.

Non siamo a conoscenza dei motivi per i quali la Congregazione non intenda onorare l’impegno preso di capitalizzare l’Azienda. I 5 milioni conferiti recentemente rappresentano meno del 7% dell’impegno sottoscritto dalla Congregazione. Come Gruppo Dirigente dell’Unità di Oncologia di NMS riteniamo in ogni caso di avere il dovere di rappresentare con chiarezza le conseguenze etiche e materiali della decisione di mandare l’Azienda in liquidazione.

Vorremmo ricordare che dal Maggio 2004 oltre 900 pazienti con cancro sono stati trattati nei migliori centri clinici oncologici del mondo con i nostri farmaci. Farmaci da noi scoperti e caratterizzati con competenza e passione. Si tratta di 900 pazienti con cancro avanzato e metastatico e senza possibilità di cure. Molti di loro sono vissuti più a lungo grazie ai nostri farmaci e hanno avuto una qualità di vita migliore. Molti di loro sono ancora oggi in trattamento con i nostri farmaci. Non senza stupore e amarezza, chiediamo: “Con la liquidazione alle porte, come potremo continuare il trattamento di questi pazienti, molti dei quali non potranno che soccombere alla progressione della loro malattia?” Ci sia consentito menzionare che già oggi, a causa del blocco delle attività determinato dalla carenza di liquidità, abbiamo molti problemi a garantire il corretto trattamento dei nostri pazienti. Su questo punto il nostro Direttore Medico ha inviato alla Congregazione una nota dettagliata nei giorni scorsi, alla quale non abbiamo ancora avuto risposta. Inutile sottolineare che le conseguenze risarcitorie di un danno ai pazienti sarebbero incalcolabili.

Siamo inoltre certi che la Congregazione comprende appieno che la decisione di liquidare NMS avrà conseguenze molto negative sul futuro e sulla stessa dignità di oltre 700 famiglie. In un momento nel quale sono numerosi i richiami della gerarchia cattolica a dare la priorità nelle decisioni economiche ai lavoratori e alle loro famiglie, questa decisione non può non stupire. Tanto più in quanto non riusciamo, non solo noi ma anche i nostri collaboratori, a dimenticare le parole dei rappresentanti della Congregazione che solo alcuni mesi fa hanno ribadito il loro interesse per i lavoratori e le famiglie di NMS.

Passando alle conseguenze materiali, forse non meno importanti di quelle etiche quando si decide di assumere la proprietà di una realtà industriale, vogliamo credere che la Congregazione, come peraltro ha più volte dichiarato, comprenda che NMS è l’unica realtà italiana con una tradizione di ricerca e sviluppo di farmaci Oncologici di nuova generazione, con un portafoglio di progetti altamente diversificato e competenze riconosciute a livello internazionale, come dimostrato dai recenti accordi di collaborazione con le aziende americane Bristol-Myers Squibb e Genentech per lo sviluppo congiunto di nuovi farmaci. Con stupore, amarezza e indignazione ci si chiede come in un momento in cui si parla di ricerca e innovazione come uno strumento per uscire dalla crisi economica mondiale e come leva per rilanciare la competitività industriale italiana si voglia disperdere un patrimonio di esperienza professionale più che trentennale, e di conoscenze e tecnologie all’avanguardia in grado di generare ritorni significativi se messi in condizione di competere su un libero mercato, al di fuori degli attuali vincoli imposti dal contratto con Pfizer. Ricostruire un Centro Ricerca e Sviluppo in Oncologia con le tecnologie e le competenze di Nerviano richiederebbe diversi anni e investimenti impensabili.

Un esempio concreto e tangibile dei risultati generati in questi anni è rappresentato dall’inibitore di Aurora, Danusertib. Nonostante la struttura del contratto con Pfizer abbia imposto a NMS uno sviluppo clinico molto oneroso in termini di tempi e di costi, siamo riusciti a completare gli studi clinici di Fase I e di Fase II, arrivando a sottomettere la documentazione clinica al nostro interlocutore industriale obbligato.

Adesso Pfizer dovrà avanzare una proposta di acquisizione di Danusertib al massimo entro la metà di Luglio, cioè tra pochi mesi. La discontinuità aziendale oramai alle porte conseguente allo stato di insolvenza rischia di interrompere le trattative con Pfizer, o con altri interlocutori nel caso in cui Pfizer declinasse l’offerta, precludendoci una fonte oramai vicina di liquidità e ipotecando il futuro di questo nuovo agente antitumorale.

Danusertib non è l’unico prodotto generato in questi anni al quale è associabile un valore vero e tangibile. Con tutta evidenza, anche gli altri inibitori di Cdk e di Cdc7 attualmente in sviluppo clinico e due nuove molecole che sarebbero entrate in clinica quest’anno hanno un altissimo valore, benché nel nostro caso specifico purtroppo non ancora monetizzabile perchè i vincoli stipulati con Pfizer ne impediscono oggi la vendita, rimandandola obbligatoriamente ad ulteriori conseguimenti sperimentali futuri che richiedono tempo e ulteriori investimenti.

I vincoli dell'accordo con Pfizer, noti alla Congregazione che li ha sottoscritti nel Maggio 2004, richiedevano un sostegno economico a medio termine la cui improvvisa discontinuità viene a compromettere lo sfruttamento dei risultati produttivi da noi raggiunti con convinzione, passione, efficienza e professionalità.

Siamo pienamente coscienti che per giungere ad una situazione così critica e drammatica vi sono responsabilità di più soggetti coinvolti, ma la proprietà ha oneri ineludibili.

Nel corso di un incontro organizzato presso la Borsa di Milano nel Maggio 2008 con centinaia dei nostri Ricercatori, in un momento nel quale le finanze dell’Azienda non erano nell’attuale situazione drammatica, ma comunque sotto attenzione, alle ripetute domande circa la sostenibilità finanziaria, non abbiamo ricevuto chiarimenti dalla Congregazione sulle Sue strategie per garantire continuità all’Azienda, ma piuttosto l’invito a concentrarci sulla ricerca senza farci distrarre da questioni finanziarie. Come è possibile essere giunti solo pochi mesi dopo a una situazione come quella che, ancora increduli, stiamo vivendo?

Non possiamo non chiederci come mai la ricerca di partner strategici sia stata affidata alla Banca Rothschild solo poco tempo fa. Ci sembra evidente che, se tale ricerca fosse stata avviata anche solo un anno fa, in questo momento potremmo ragionevolmente trovarci di fronte ad una situazione ben diversa.

Oltre alle trattative ormai in dirittura d’arrivo con Pfizer per la cessione di Danusertib che, comunque si concludano, dovrebbero ragionevolmente portare ad un incasso al più tardi entro la fine di quest'anno, sono anche in corso incontri e discussioni con potenziali partner strategici, rappresentati da Aziende multinazionali che operano nel nostro settore, interessate ai nostri prodotti e alla nostra organizzazione. La liquidazione dell'Azienda impedirebbe qualsiasi ulteriore discussione o trattativa. Perchè precludere questo tentativo di valorizzare, nonostante le difficoltà, i numerosi risultati concreti generati in questi anni ed il patrimonio professionale di NMS?

Il piano presentato alla Congregazione prevede una ricapitalizzazione limitata dell’Azienda per circa 30 milioni €, cioè per meno del 50% di quanto promesso e sottoscritto dalla Congregazione, che permetterebbe di garantire un minimo di continuità delle attività aziendali sino alla fine di quest’anno, termine entro il quale contiamo di generare liquidità attraverso la cessione di Danusertib e di concludere la ricerca di un partner strategico.

In conclusione, nella certezza di aver svolto con la massima professionalità, dedizione e concretezza il nostro lavoro, raggiungendo con tutta evidenza risultati veri e tangibili, animati, oltre che dalla passione scientifica, dal desiderio di migliorare la condizione umana e aiutare chi soffre, riteniamo fosse nostro dovere rappresentare in maniera chiara le conseguenze etiche e materiali della decisione di non ricapitalizzare NMS avviandone di fatto la liquidazione, nella speranza che la loro piena comprensione da parte di tutti i soggetti coinvolti possa indurli a trovare una via d’uscita per una soluzione positiva della vicenda.


Il Gruppo Dirigente dell’Unità di Oncologia di Nerviano Medical Sciences

Francesco Colotta, Vice President Oncology
Maria Antonietta Cervini, Head Project Management
Silvia Comis, Director Clinical Development
Daniele Donati, Director Medicinal Chemistry
Eduard Felder, Director Chemical Core Technologies
Arturo Galvani, Director Signal Transduction
Antonella Isacchi, Director Biotechnology
Anna Migliazza, Head External Research
Jurgen Moll, Director Cell Cycle
Enrico Pesenti, Director Pharmacology
Carmela Speciale, Director Site Funding and Research Operations

NERVIANO MEDICAL SCIENCES

Ieri, Lunedì 30 Aprile, i lavoratori hanno manifestato a Milano, davanti al Pirellone, sede della Regione Lombardia. Sono stati ricevuti da un importante collaboratore del Presidente Formigoni, il dott. Benaglia, che riferisce però direttamente a lui, senza altri livelli di interlocuzione. Formigoni avrebbe - secondo le notizie riportate ai lavoratori - assunto una posizione di pressione verso CFIC la quale parrebbe essere più propensa a una ricapitalizzazione societaria, il che darebbe nuove speranze di attività e di mantenimento occupazionale ai lavoratori. L'impressione, positiva anche se tutt'ora interlocutoria, è quindi quella di un notevole passo in avanti, un ammorbidimento di CFIC e delle relative posizioni finora molto rigide........

Tratto dal sito della Parrocchia di S.Stefano Nerviano

http://www.parrocchiasstefano.it/sito_parrocchia/03_archivio_news/nerviano_medical_sciences_home.htm

venerdì 27 marzo 2009

SOLIDARITA' AI LAVORATORI DELLA NERVIANO MEDICAL SCIENCES


Il Consiglio Comunale di Nerviano ha approvato ieri sera all'unanimità la seguente:


MOZIONE

IL CONSIGLIO COMUNALE

Richiamata la propria deliberazione n° 61 del 27 ottobre 2003;
Considerata la crisi finanziaria che investe il centro ricerche Nerviano Medical Sciences;
Preso atto della lettera inviata dagli azionisti di NMS, Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione, ai ministri Gelmini, Tremonti e Sacconi, nella quale si prospetta la liquidazione dell’azienda nei primi giorni di aprile in assenza di aiuti concreti;
Rilevato che Nerviano Medical Sciences è per dimensioni, competenze ed importanza di carattere scientifico, il più grande sito di ricerca e sviluppo oncologico in Italia ed in Europa;
Visto l’appello dei lavoratori inviato a S.E. Arcivescovo di Milano Cardinal Dionigi Tettamanzi;
Nell’esprimere la propria solidarietà a sostegno dei lavoratori di Nerviano Medical Sciences;

DELIBERA

Di impegnare il Sindaco e la Giunta ad adoperarsi per tutte le iniziative che si dovessero rendere necessarie a tutela del patrimonio umano e scientifico rappresentato da Nerviano Medical Sciences;
Di ribadire la volontà di mantenere la destinazione urbanistica dell’area, rimarcando la sua vocazione ad uso di produzione e ricerca farmaceutica;
Di dare la propria disponibilità ai lavoratori e all’azienda per un supporto nella trattativa;
Di inviare la presente mozione a:
Presidente del Consiglio dei Ministri;
Ministro del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali;
Ministro dell’ Economia e delle Finanze;
Ministrro dell’Istruzione e della Ricerca;
Arcivescovo di Milano;
Presidente della Regione Lombardia;
Presidente della Provincia di Milano;
Assessore Regionale alle attività produttive;
Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione;
RSU;
Organizzazioni Sindacati Territoriali
Onorevoli Deputati della nostra zona

domenica 22 marzo 2009

«CI SARÀ UNO SVILUPPO SOSTENIBILE»


Il Pd vede di buon occhio gli elementi del piano


Nerviano - Gli elementi fondanti del Pgt sono definiti invece «positivi» dal Partito democratico. Dopo aver assistito alla serata pubblica sulle strategie del Pgt firmate dall'amministrazione del sindaco Enrico Cozzi, il Pd nervianese promuove gli elementi che caratterizzano il piano: «Diminuzione dei vincoli per il recupero degli edifici presenti nei centri storici di Nerviano e frazioni, con particolare attenzione alle problematiche derivanti dal piano di esondazione – ricordano soddisfatti dal circolo del Pd -, perequazione urbanistica che può essere definita, in estrema sintesi, una tecnica pianificatoria nella quale si realizza l'equa distribuzione dei vantaggi e dei costi prodotti dalla pianificazione; inoltre, vi è una prospettiva di sviluppo sostenibile che prevede, nell'ambito residenziale, il recupero e trasformazione del patrimonio edilizio esistente e la previsione di alcune zone di espansione a Cantone e Sant'Ilario, nell'ambito degli insediamenti produttivi l'eliminazione di alcune carenze normative che rendono complesso lo svolgersi di alcune attività e il sostegno di alcune attività ad alta qualità tecnologica-scientifica, soprattutto sull'asse del Sempione, e nell'ambito del paesaggio naturale la salvaguardia dell'esistente oltre a un piano strategico di sviluppo di nuove aree che possano mettersi in rete anche con zone extra-comunali». Il Pd poi vede una ridefinizione e miglioramento della viabilità «con un assetto ciclo-pedonale attraverso interventi di collegamento e completamento di alcune arterie già esistenti oltre alla previsione di un potenziamento della struttura carrabile attraverso alcuni interventi di riprogettazione dell'esistente, sensi unici, e soprattutto la realizzazione di nuovi percorsi attraverso il completamento di piccoli tratti che consentiranno una nuova definizione dei percorsi del traffico urbano in alcune aree comunali».


da Settegiorni 20 marzo 2009

giovedì 19 marzo 2009

ELECTION DAY PER REFERENDUM E AMMINISTRATIVE


Mandiamo una cartolina al premier



martedì 17 marzo 2009

Testamento biologico: il Pd si compatta su nutrizione e idratazione

C'è la firma della presidente del gruppo del Pd Anna Finocchiaro, dei vice presidenti Luigi Zanda e Nicola Latorre, ma soprattutto ci sono le firme di Dorina Bianchi e di Ignazio Marino sotto l'emendamento al comma 6 dell'articolo 3.
L'emendamento sull'articolo che disciplina idratazione e nutrizione è stato il punto che ha provocato le frizioni maggiori fra una parte della componente cattolica e il gruppo del Pd. Ora, dopo un lungo confronto l'emendamento messo a punto recita testualmente: «L'idratazione e la nutrizione, indicate nelle diverse forme in cui la scienza e la tecnica possono fornirle al paziente, sono da considerarsi sostegno vitale e sono comunque e sempre assicurate al paziente in qualunque fase della vita. Nell'ambito del principio di autodeterminazione, nel rispetto dell'art. 32, secondo comma, della costituzione, è ammessa l'eccezionalità del caso in cui la sospensione di idratazione e nutrizione sia espressamente oggetto della dichiarazione anticipata di trattamento».

L'Unità 17 marzo 2009

ALLENTIAMO IL PATTO DI STABILITA'


Proposta del PD per alleggerire la pressione della crisi sui comuni e promuovere la ripresa.


Il PD ha presentato una mozione che domani verrà votata alla Camera per allentare il patto di stabilità sui comuni e dare respiro agli enti locali per affrontare con maggiore vigore la crisi economica. Incontrando alla Camera dli amministratori del PD, Dario Franceschini ha attaccato il governo sull'inadeguatezza e ristrettezza delle misure anti crisi.

“Ci sono migliaia di comuni, che hanno i soldi per aprire i cantieri e dare ossigeno a lavoratori e a piccole e medie imprese, ma che non possono spenderli perché una norma del governo lo impedisce. La nostra mozione è un contributo immediato per far ripartire l'edilizia e gli investimenti negli enti locali e rientra nell'ambito dell'operazione verità che stiamo facendo e che va nell'interesse del paese e non dell'opposizione”.


martedì 10 marzo 2009

PRIMARIE PD PER LA PROVINCIA DI MILANO


il 15 Marzo p.v. si svolgerà la consultazione per la costruzione della proposta della lista del PD alle prossime elezioni provinciali che sostiene la candidatura di Filippo Penati a Presidente della Provincia di Milano.
Tutti i soci fondatori e gli iscritti sono chiamati a scegliere, con il meccanismo delle primarie, i candidati della lista del Partito Democratico alle elezioni provinciali di Milano che si svolgeranno il prossimo 6 e 7 giugno
Il Circolo Fiorella Ghilardotti di Nerviano appronterà presso la propria sede di Via Rondanini i seggi per tutti gli aventi diritto al voto di Nerviano e frazioni.
L’appuntamento per tutti è per

DOMENICA 15 Marzo
dalle ore 10 alle ore 12,30

domenica 8 marzo 2009

8 MARZO

"Le violenze contro le donne, gli stupri e tutte le forme di molestia, di vessazione, di persecuzione nei confronti delle donne" rappresentano "l'ombra piu' pesante di tutte" all'interno del "panorama generale a cui ci richiama l'8 marzo".
Lo sottolinea il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, celebrando la 'Festa della donna' al Quirinale


sabato 7 marzo 2009

16,6 MILIARDI PER LE GRANDI OPERE. A MILANO E ALLA LOMBARDIA SOLO BRICIOLE



A Milano si dice: un niente d'oro fatto su nella carta d'argento. E' quello che è rimasto in mano ai milanesi e ai lombardi della torta da 16,6 miliardi (ma solo 8,5 ce li metterà lo Stato, il resto arriverà dai privati) confezionata dal Cipe per finanziare i cantieri delle grandi opere e ridare così, secondo i voleri del Governo, fiato all'economia stressata dalla crisi e sollievo all'occupazione. Vengono destinati molti soldi a infrastrutture faraoniche, quali il ponte sullo Stretto, che chissà quando produrranno effetti, ma solo un miliardo e mezzo andrà al potenziamento del trasporto locale e, per giunta, spalmato su una molteplicità di progetti che spaziano da Roma a Palermo, da Catania a Cagliari, da Parma a Brescia, e così via. Anche le opere connesse con l'Expo 2015 sono comprese nell'elenco del Cipe, ma raccatteranno solo briciole. Ancora una volta il Governo amico del milanesissimo Berlusconi se n'è fregato di Milano e della Lombardia.
Oltre al senatore Vimercati, anche il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, ha espresso amarezza per la beffa Cipe: “La decisione del Cipe - ha detto - è l’ennesima conferma che il Governo ha scelto di penalizzare Milano e la Lombardia. La sproporzione nella distribuzione delle risorse è enorme, perché più dell’80 per cento dei fondi complessivi andranno per opere nel Mezzogiorno. E questo dimostra anche che l'Esecutivo continua a disinteressarsi delle esigenze dei territori del Nord, a cominciare da Malpensa e dall’Expo, nonostante gli impegni che qui il Pdl e la Lega hanno assunto con gli elettori.
Alle promesse e agli annunci non seguono i fatti concreti”.

da www.democraticiamilano.it

giovedì 5 marzo 2009

Senato. Mozione PD per assegno ai disoccupati

Dalle parole ai fatti. Ieri Franceschini ha proposto di dare un assegno mensile a chi perde il lavoro per la crisi. Oggi il gruppo PD del Senato ha presentato una mozione al riguardo. La novità è che si tratta di una vera innovazione rispetto alla cassa integrazione che interessa di solito solo i lavoratori delle grandi e medie imprese. Ormai una minoranza in Italia. La nostra proposta è universale. Coinvolge, infatti, tutti i disoccupati indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda in cui lavorano. Una svolta. Oggi i provvedimenti sono di fatto una decisione discrezionale della politica e delle parti sociali. Quindi vanno soprattutto a coloro che hanno più voce. Con la proposta del PD conterà solo la condizione di disoccupazione.
da:
http://www.democraticiamilano.it

lunedì 2 marzo 2009

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA PUBBLICA PER IL GIORNO 4 MARZO 2009


E' CONVOCATA UN'ASSEMBLEA PUBBLICA PRESSO LA SALA BERGOGNONE DEL PALAZZO MUNICIPALE PER IL GIORNO MERCOLEDI' 4 MARZO 2009 - ALLE ORE 21.00 - SUL TEMA "PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO" CON PRESENTAZIONE DI BOZZA DI DOCUMENTO DI PIANO E VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA.

http://www.comune.nerviano.mi.it/default.cfm?ID=790

domenica 1 marzo 2009

LE RONDE SERVONO?


PADOVA - Sono volati schiaffi venerdì sera a Padova tra no global e leghisti.

Esponenti dei due gruppi si sono confrontati fisicamente sulla questione delle ronde, con la polizia che è dovuta intervenire per difendere i 'rondisti'.

Il tutto mentre un gruppo di immigrati, fiaccole in mano, invocava pace e tolleranza nel quartiere della Stanga. Critico il sindaco Flavio Zanonato. Minimizza il questore di Padova, Luigi Savina, che fornisce i dati sulla criminalità: "In calo del 20%".

La dinamica. Tutto è accaduto poco prima delle 21.

I militanti del centro sociale Pedro, intenti a portare avanti, come da cinque anni a questa parte, l'"operazione Siberia", ovvero la distribuzione di coperte e vestiti ai senzatetto, si sono imbattuti nel gruppo di leghisti, di ronda per difendere i quartieri dalla criminalità.

E' volato qualche insulto, poi i due gruppi - in tutto una ventina di persone - sono venuti alle mani.

Le due versioni. "Si sono presi un paio di schiaffi - ha detto Max Gallob, portavoce del centro sociale - noi stavamo tranquillamente distribuendo le coperte quando abbiamo incrociato quegli energumeni". Diversa la versione di Mariella Mazzetto, consigliere comunale della Lega, insieme al segretario cittadino del Carroccio Leandro Comacchio: "Hanno cominciato a offenderci, volevano avvicinarsi, ci hanno spintonato ma alla fine è intervenuta la polizia". Proprio ieri, sulla questione ronde è arrivata la protesta del sindacato autonomo di polizia.

Critico sulle "ronde fai da te" il sindaco Flavio Zanonato (Pd): "Il risultato è che le forze dell'ordine devono impegnarsi per proteggere i rondisti, anziché i cittadini nei quartieri. Siamo alle guardie dei guardiani".

Della vicenda di Padova ha parlato in serata anche il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Giuseppe Pisanu, senatore del Pdl, fin dal primo momento critico sulle ronde. Secondo l'ex ministro dell'Interno, intervenuto a Che tempo che fa, "finora queste ronde hanno più che altro funzionato come milizie un po' patetiche di partito, o meglio peripatetiche (visto che camminano), ma non mi pare che abbiano risolto molti problemi. Anzi, qualcuno lo hanno creato, se è vero come è vero che ieri il questore di Padova ha dovuto mobilitare forze consistenti di polizia per proteggerle".


da Repubblica 28 febbraio 2009

venerdì 27 febbraio 2009

DARIO FRANCESCHINI TRA I LAVORATORI DI MALPENSA, PRIMA TAPPA DEL SUO VIAGGIO PER L'ITALIA

Malpensa, per incontrare i lavoratori dell'aeroporto. E Varese, per un incontro pubblico con la cittadinanza. Ha scelto la Lombardia Dario Franceschini per la sua prima uscita ufficiale dopo l'elezione a segretario nazionale del Pd e come prima tappa del suo viaggio attraverso l'Italia. Un segnale forte di attenzione per il Nord è stato soprattutto l'incontro, nelle prime ore del pomeriggio di oggi, con una rappresentanza dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali dello scalo varesino, emblema del fallimento del Governo Berlusconi e della Lega che nulla hanno fatto, nonostante i roboanti proclami e le promesse nella campagna elettorale del 2008, per difenderlo dopo l'abbandono di Alitalia e l'avvento di Cai. L'aeroporto ha visto drasticamente ridimensionati i volumi di traffico, il numero dei passeggeri e il tonnellaggio delle merci. Ciò ha comportato che, sui 15 mila lavoratori diretti e sui 30 mila dell'indotto, ce ne sono 2 mila 500 in cassa integrazione straordinaria, mentre ad altri 2 mila 500 non è stato rinnovato il contratto. La presenza di Franceschini a Malpensa ha voluto significare che la nuova segreteria è intenzionata a coinvolgere sempre più il territorio nelle sue scelte, una posizione ribadita ieri dal leader del Pd dopo la prima riunione della segreteria: "Possiamo coinvolgere il territorio perché abbiamo un partito radicato su di esso, con migliaia di circoli e centinaia di migliaia di militanti da mobilitare tutti".

da www.democraticiamilano.it

mercoledì 25 febbraio 2009

ANDRA' BENE SE SAPREMO ESSERE UNA SQUADRA


Maurizio Martina,29 anni, segretario regionale del Pd in Lombardia, è stato scelto da Franceschini per far parte della segreteria del partito.



Non è un momento facile per il Pd. Secondo lei, qual è la prima sfida che aspetta questa nuova segreteria?
«Questo è un passaggio molto delicato, ma credo che l’intervento di Franceschini abbia davvero aperto una fase nuova, pronunciando parole coraggiose e convincenti sulla collocazione europea del partito, sul testamento biologico, sulla crisi economica e sulla centralità del lavoro. Più il Pd saprà parlare al paese reale sconfiggendo l’autoreferenzialità, più prenderà fiato il progetto politico».
Basterà per risollevarne le sorti in vista delle elezioni europee?
«Ci aspettano mesi di duro lavoro, di impegno costante nel lungo periodo, ma una vera svolta ci sarà solo se il gruppo dirigente del Pd imparerà a ragionare in termini di squadra per sciogliere i nodi che finora non ha saputo sciogliere. Se guardo ai componenti della segreteria scelta da Franceschini, al di là del sottoscritto, vedo una bella rappresentanza dei territori e una buona dose d’innovazione».
A proposito d’innovazione, si parla molto dei giovani che potrebbero rappresentare la futura classe dirigente del Pd, lei compreso.
«Prima serve il rinnovamento delle idee, poi arriverà quello delle persone.
Questo è ilmomento di praticare innovazione, non di annunciarla: basta parole, saranno le scelte del Pd a dare la cifra del cambio di passo che questo partito deve fare. Davanti a noi ci sono le Europee e una destra che merita di essere sconfitta».
Come rimotivare gli elettori delusi?
Cercandoli nelle sezioni o sui blog e nei social network?
«Mi preoccuperei se il Pd scegliesse uno solo di questi ambiti. In una società
complessa come quella attuale, conta la padronanza delle nuove tecnologie e conta il presidio nei luoghi fisici. Posso assicurare che a Milano ci sono diverse sezioni del Pd, e anche belle radicate».


Luigina Venturelli

L'Unità 25 febbraio 2009

lunedì 23 febbraio 2009

TESTAMENTO BIOLOGICO, IL PD SI SPACCA

La posizione ufficiale del PD è rappresentata dall'emendamento che porta la prima firma di Anna Finocchiaro.

Ma sullo stesso tema è stato depositato anche un emendamento al ddl firmato da Francesco Rutelli. Le posizioni appaiono diverse. Ecco i due testi a confronto:



Emendamento Finocchiaro: «L'idratazione e la nutrizione, indicate nelle diverse forme in cui la scienza e la tecnica possono fornirle al paziente, sono da considerarsi sostegno vitale e sono comunque e sempre assicurate al paziente in qualunque fase della vita. Nell'ambito del principio di autodeterminazione, nel rispetto dell'articolo 32, secondo comma, della Costituzione, è ammessa l'eccezionalità del caso in cui la sospensione di idratazione e nutrizione sia espressamente oggetto della dichiarazione anticipata di trattamento». L'emendamento porta la firma del presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro, nonché dei parlamentari Luigi Zanda, Nicola Latorre, Fiorenza Bassoli, Daniele Bosone, Franca Chiaromonte, Lionello Cosentino, Leopoldo Di Girolamo, Ignazio Marino, Donatella Poretti.



Emendamento Rutelli: «Alimentazione e idratazione sono forme di sostegno vitale e sono fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono quindi essere oggetto di dichiarazione anticipata di trattamento». «Nelle fasi terminali della vita o qualora il soggetto sia minore o incapace di intendere e di volere, la loro modulazione e la via di somministrazione, da commisurarsi alle aspettative di sopravvivenza, alle condizioni del paziente e alla necessità di non dar corso ad accanimento terapeutico, debbono essere il frutto di una interazione e comune di valutazione tra il medico curante, cui spetta la decisione finale, l'eventuale fiduciario ed i familiari»



Corriere della Sera
23 febbraio 2009

domenica 22 febbraio 2009

UN NUOVO GIORNO

21 febbraio 2009

Adesso possiamo guardare al futuro. Perchè se è notte si farà giorno.
E' tornato l'ottimismo, lavoriamo seguendo i nostri valori: la Costituzione, la Resistenza, la laicità dello Stato".


Dario Franceschini eletto nuovo segretario PD

martedì 17 febbraio 2009

VELTRONI SI E' DIMESSO



Walter Veltroni si è dimesso da segretario del Partito Democratico, le motivazioni saranno illustrate domani in una conferenza stampa, che sarà trasmessa alle ore 11 su www.youdem.tv

AMPLIAMENTO FERROVIA E FERMATA A CANTONE

Pubblichiamo il testo della mozione presentata dalla maggioranza ed approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale del 13 Febbraio


Al Commissario Straordinario per EXPO 2015
Al Presidente della Regione Lombardia
Al Presidente della Provincia di Milano
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Alla Direzione regionale lombarda RFI/Trenitalia
Ai Sindaci dell’area Rhodense e Legnanese


IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che
Il territorio di Nerviano, così come tutto il territorio dell’Altomilanese, è caratterizzato da una forte conurbazione;
le problematiche della mobilità lungo l’asse Malpensa/Fiera di Milano–Rho-Pero assumono una particolare rilevanza ai fini della tutela ambientale e della qualità della vita;
è pertanto opportuno potenziare i servizi di trasporto pubblico riducendo il traffico veicolare;
in questa ottica appare di vitale importanza realizzare tutte le opere infrastrutturali – sia essenziali che connesse – contenute nel DPCM 22/10/2008 fra cui ricordiamo, per la sua particolare rilevanza, il progetto di potenziamento della linea ferroviaria Rho-Gallarate che prevede:
- l’ampliamento a quattro binari della linea da Rho a Parabiago
- la fermata di Cantone
- l’ampliamento a tre binari della linea da Parabiago a Gallarate
- il raccordo ferroviario fra la linea RFI e la linea FNM in territorio di Busto Arsizio verso Malpensa.
Considerata la preoccupante situazione riguardante i finanziamenti che al momento non prevede alcuna copertura finanziaria per le opere sopra citate

IMPEGNA

Il Sindaco e la Giunta ad attivarsi, anche avvalendosi della collaborazione della Provincia di Milano, nei confronti del Commissario Straordinario per l’EXPO 2015, la Regione Lombardia, il Governo Italiano, la SoGe (società di gestione di Expo 2015) nonché RFI per:
- il reperimento delle risorse necessarie all’attuazione dei progetti qui sopra richiamati;
- il celere completamento della progettazione, prevedendo all’interno del progetto definitivo, la realizzazione della nuova fermata ferroviaria a Cantone.
Impegna altresì il Sindaco a relazionare al Consiglio sugli eventuali sviluppi.

Il capogruppo de “L’Ulivo per Nerviano”
Pasquale Cantafio

venerdì 13 febbraio 2009

PD DAY 15 Febbraio



Domenica 15 Febbraio dalle ore 10 presso la ns. sede in Via Rondanini
ti aspettiamo per discutere le proposte del Partito Democratico per affrontare la crisi.

Sarà presente la senatrice Fiorenza BASSOLI.

martedì 10 febbraio 2009

ANNULLATE LE INIZIATIVE DI OGGI

Dinanzi all’epilogo di una lunga tragica vicenda, il silenzio che un naturale rispetto
umano esige può lasciare spazio solo a un sentimento di profonda partecipazione
al “ dolore dei familiari e di quanti sono stati vicini alla povera Eluana

Giorgio Napolitano, 9 febbraio




Care democratiche, cari democratici, vi informiamo che, in segno di rispetto per quanto accaduto in queste ore, il PD metropolitano milanese ha deciso di annullare tutte le iniziative previste nella giornata di oggi.

il segretario provinciale
Ezio Casati

lunedì 9 febbraio 2009

ALCUNE RIFLESSIONI SULLA TRAGEDIA DI ELUANA ENGLARO

Molto è stato detto sulla trasparenza e la giustezza della posizione assunta dal Presidente della Repubblica, sul modo assolutamente indiscutibile in cui Napolitano ha interpretato il proprio ruolo di garante della Costituzione e il compito che la stessa gli affida. E molto è stato detto su come sia evidentemente e insopportabilmente propagandistica e strumentale la posizione del Presidente del Consiglio che usa questo dramma per attaccare la costituzione, l’opposizione e, forse soprattutto, per nascondere l’incapacità del governo di far fronte alla crisi che sta investendo le famiglie e il Paese.

Vorrei, da cristiano, fare alcune considerazioni meno politiche, ma che interessano la cultura e i valori di riferimento della nostra convivenza e una chiesa che appare dimenticare, in nome di una battaglia che è diventata ideologica, i valori di umanità e carità che ha saputo diffondere nel mondo.

Lo faccio ponendo alcune domande, forse retoriche, che credo ognuno dovrebbe porsi.

Quanta violenza si sta facendo ad un uomo come il papà di Eluana? Come è possibile accettare cristianamente che un padre che soffre da tanti anni la perdita della figlia, che è convinto di fare la sua volontà, venga messo alla gogna, presentato come un assassino? Cosa c’è di umano e di caritatevole in chi accusa di rappresentare la cultura della morte chi oggi soffre dopo aver maturato una scelta dolorosa che solo chi si trova in quelle condizioni può comprendere? Quanto è accettabile che in nome della cosiddetta cultura della vita si speculi politicamente su una vicenda umana tanto drammatica, mentre si vara una legge che in nome della sicurezza rende più difficile per gli immigrati curarsi o ricongiungersi con la propria famiglia mettendo in discussione diritti umani fondamentali? Quanto è coerente una chiesa che plaude agli strappi istituzionali per continuare ad alimentare una ragazza da 17 anni in stato vegetativo che da allora non conosce la vita, mentre si limita a poche dichiarazioni per censurare provvedimenti che colpiscono la vita di tante persone, magari non cristiane, ma certamente persone.

In tutto questo c’è un pericolo reale per la nostra società e la nostra convivenza,che vengano davvero a mancare valori e principi di riferimento. E’ così se valori e principi cambiano a seconda delle opportunità ed è soprattutto così se alla base di tutto non c’è il rispetto delle persone, dei loro sentimenti, delle loro opinioni, delle loro sofferenze.

Franco Mirabelli - Consigliere Regionale PD Lombardia

venerdì 6 febbraio 2009

giovedì 5 febbraio 2009

MEDICI O SPIE?

Dal Senato via libera al ddl sulla sicurezza col voto della Lega e del P.d.L.

I medici possono denunciare i clandestini


Promette battaglia Livia Turco, capogruppo del PD in commissione Affari sociali della Camera. “Facciamo – dice - un accorato appello a medici, infermieri, volontari e a tutti i cittadini perché facciano pressioni per eliminare alla Camera la possibilità di denuncia dei clandestini che si rivolgono alle strutture sanitarie pubbliche per essere curati''. ''Si tratta - continua Turco - di una norma insensata e incivile. In questo modo siamo tutti più esposti a malattie trasmissibili. La maggioranza per motivi puramente propagandistici non tiene conto così dell'aumento delle malattie collegate a situazioni di poverta'''.''Da parte nostra - conclude Livia Turco - ci batteremo alla Camera per eliminare questa norma incivile e inefficace, per contrastare la quale e' necessaria anche la mobilitazione di tutta la societa' civile''.


Gino Strada, medico e fondatore di Emergency: «Anche di fronte all'inciviltà sollecitata da una norma stolta prima ancora che perversa, sono certo che i medici italiani agiranno nel rispetto del giuramento di Ippocrate, nel rispetto della Costituzione e della Dichiarazione universale dei diritti umani».


Durissimo anche il commento di Medici senza Frontiere:«Siamo sconcertati per la scelta del Senato di avere consapevolmente ignorato il grido di allarme lanciato dagli ordini professionali di medici, infermieri e ostetriche e da centinaia di associazioni e rappresentanti della società civile - dice Kostas Moschochoritis, direttore generale di MSF Italia -. Una scelta che sancisce la caduta del principio del segreto professionale per il personale sanitario volto a tutelare il paziente come essere umano, indipendentemente da ogni altra considerazione».


Il presidente della federazione degli ordini dei medici (Fnomceo) Amedeo Bianco parla di «norma che va contro l'etica e la deontologia e che si potrebbe rivelare un boomerang sul piano della salute pubblica».


I medici cattolici italiani si dicono contrari all'emendamento: «È una cosa molto grave - dice Vincenzo Saraceni, presidente dell'Associazione medici cattolici italiani - perché un conto è denunciare un criminale, un conto un clandestino. Mi auguro che i medici non ricorrano a questa possibilità. La speranza è che in sede parlamentare ci siano modifiche a una norma ingiusta».


Sull'argomento è intervenuto anche l'arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi: «I medici sanno qual è la loro deontologia e come affrontare e sciogliere questa questione. La solidarietà si sviluppa attraverso l'accoglienza, la condivisione e il rispetto della legalità. Si realizza soprattutto attraverso il rifiuto di qualsiasi discriminazione e quindi attraverso l'osservanza di una legge più profonda dentro il nostro cuore»

martedì 3 febbraio 2009

DISEGNO DI LEGGE DEI SENATORI PD PER L'ISTITUZIONE DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO



Quindici articoli, via la Provincia di Milano, al suo posto la Città metropolitana milanese. E' il succo di un disegno di legge presentato oggi a Palazzo Isimbardi dai senatori milanesi del Pd Marilena Adamo e Luigi Vimercati, alla presenza del presidente della Provincia Filippo Penati, della capogruppo Pd in Consiglio provinciale Arianna Cavicchioli e del segretario metropolitano del partito Ezio Casati. Il provvedimento, firmato anche da altri senatori milanesi del Pd tra cui Fiorenza Bassoli, Mauro Del Vecchio (eletto nel Lazio), Pietro Ichino, Giorgio Roilo e Umberto Veronesi, viene depositato in questi giorni a Palazzo Madama. Prevede che il nuovo ente, voluto dalla Costituzione e previsto da un emendamento al disegno di legge sul federalismo fiscale approvato nei giorni scorsi dal Senato, subentri alla Provincia aprendo eventualmente le porte anche a Comuni confinanti e Province limitrofe a quella di Milano e si occupi in via esclusiva di poche competenze di area vasta: pianificazione territoriale, sostegno allo sviluppo economico, ambiente e rifiuti, trasporti e infrastrutture, lavoro e formazione, agricoltura e turismo. L'obiettivo è dotare l'area metropolitana milanese di un organismo politico amministrativo più snello, rapido ed efficiente, al passo con i tempi e in grado di raccogliere la sfida dell'Expo. Sarà guidato da un sindaco, che avrà anche funzioni prefettizie, e da un consiglio metropolitani eletti dai cittadini. Ad essi si affiancherà una conferenza composta dai sindaci dei Comuni inglobati nella Città metropolitana e dai presidenti dei municipi del Comune di Milano. La vita operativa del nuovo ente sarà finanziata con le entrate ora spettanti alla Provincia e con un'aliquota di compartecipazione al gettito delle accise sui carburanti riscosse nel territorio metropolitano.

http://www.democraticiamilano.it/

domenica 1 febbraio 2009

RIVOLUZIONE VERDE




"Dalla green economy, una grande piano di riconversione ambientale per creare 1 milione di posti di lavoro e fare uscire il Paese dalla crisi".

Walter Veltroni, segretario nazionale del Pd


"Oggi il Pd è il partito di un ecologismo moderno, che ha dentro di sé il Dna del riformismo. L’ambiente è il cuore del progetto politico del Partito democratico. Per questo proponiamo un piano per 1 milione di posti di lavoro, serio, che avrebbe bisogno di poco dispendio di risorse e assicurerebbe molti benefici". Lo ha annunciato il segretario del Pd, Walter Veltroni, a conclusione del convegno "Un nuovo new deal ecologico", organizzato dagli Ecologisti Democratici, presso la sede del Pd di Largo del Nazareno.

http://ecologistidemocratici.ilcannocchiale.it/

Leggi la sintesi dell'intervento di Veltroni sul sito del PD Nazionale

giovedì 29 gennaio 2009

BANCHE E DEBITI


"Quando la crisi si estende a tutta l'economia, il primo obiettivo e' evitare il panico diffuso. Ci vogliono regole e l'autorità per farle rispettare. I debiti vanno pagati; e vanno pagati nel tempo dovuto."

Intervento su Il Messaggero del 25 gennaio 2009 di Romano Prodi










E’ opinione ormai scontata che i comportamenti del mondo finanziario e bancario (soprattutto nei paesi anglosassoni) siano all’origine dell’attuale grave crisi economica.
L’incoraggiamento ai consumi oltre ogni ragionevolezza, la creazione di titoli di valore almeno dubbio, l’opposizione ad ogni controllo pubblico e la caduta del senso etico nei comportamenti dei responsabili del settore sono certamente alla base di una crisi finanziaria che con una rapidità davvero senza precedenti ha infettato tutta l’economia reale.
Nonostante questo mi dichiaro senza alcuna esitazione a favore dei salvataggi bancari che con una varietà di strumenti vengono messi in atto in diversi paesi.
Non vi è alcuna contraddizione tra la condanna dei comportamenti di molti protagonisti del sistema bancario e la politica dei salvataggi, perché quando la crisi si estende a tutto il sistema economico, il primo obiettivo deve essere quello di evitare che un panico diffuso nei confronti della solidità delle banche spinga i risparmiatori a ritirare i depositi e a portarli “sotto il materasso”, bloccando in questo modo tutta la vita economica.
Un elemento che ha aggravato il precipitare della crisi è stato infatti il comportamento delle autorità americane che, dopo aver tenuto senza briglia e senza controllo le banche, ha poi fatto fallire la Lehman Brothers, lasciando con questo intendere che nessuna banca poteva ritenersi sicura.
L’ondata di paura provocata da questo fallimento è stata solo parzialmente tamponata dalle decisioni di molti governi di dedicare cospicue risorse a sostegno del sistema bancario.
Ed è inutile, a questo proposito, lamentare l’eccessiva ingerenza dello Stato nell’economia, perché essa è stata resa indispensabile da questi eventi. Dobbiamo invece chiederci perché tanti politici, tanti operatori economici e anche tanti economisti alla moda ci hanno raccontato per quasi un paio di decenni che il mercato doveva essere il solo perfetto regolatore di se stesso e non aveva bisogno di nessun controllo.
Sappiamo invece tutti che, perché il mercato funzioni occorrono regole e comportamenti rigorosi. Occorre cioè che le regole siano rispettate e che ci sia una autorità che le faccia rispettare.
Opportuni quindi gli aiuti a favore delle banche, ma nel rispetto di alcune precise condizioni. La prima è che anche i loro dirigenti diano il proprio contributo al risanamento del sistema. Non si può tollerare una situazione in cui essi sono premiati (a volte in modo indecente) se le cose vanno bene, non sono puniti se le cose vanno male e, addirittura ricevono benefici copiosi se vengono mandati via in conseguenza dei loro errori.
In secondo luogo i “salvataggi” bancari hanno un senso se le banche provvedono con il massimo sforzo al finanziamento del sistema produttivo (soprattutto delle piccole e medie imprese) e delle famiglie.
Se dobbiamo sostenere le banche perché sono le arterie del sistema economico, bisogna che il sangue lo portino davvero a tutti gli organi e quindi anche alle periferie del mondo economico. E, ripeto, soprattutto alle imprese di minori dimensioni che, anche quando sono sane, non hanno alternative al credito bancario.
Invece non solo l’esperienza quotidiana di molti imprenditori e consumatori ci parla di forti restrizioni al flusso del credito, ma lo stesso messaggio è contenuto nelle indagini di Confindustria, della Confederazione Nazionale Artigiani e di altri autorevoli organismi.
Ancora più incisivo è, a questo proposito, quanto scrive l’ultimo bollettino della Banca d’Italia, e cioè che le Banche italiane partecipanti all’indagine sul credito bancario (Bank Lending Review) hanno esse stesse ammesso di aver inasprito i criteri adottati per l’erogazione dei prestiti alle imprese.
E sottolinea l’irrigidimento dei criteri di erogazione anche nei confronti del credito alle famiglie, sia nel settore del consumo, sia nei mutui per l’acquisto di abitazioni.
Lo stesso bollettino sottolinea poi che “il rallentamento del credito è più intenso nei confronti delle piccole imprese”. E questa frase,purtroppo, non ha bisogno di commenti.
Certo la crisi economica porta sempre con sé l’aumento delle sofferenze dei crediti ed è evidente che le banche debbano essere più prudenti nelle loro decisioni, ma il passaggio dalla prudenza all’adozione di criteri automaticamente più selettivi non si giustifica in alcun modo.
Ancora più non si giustifica in quanto le banche italiane appaiono in generale meno colpite dalla tempesta che ha travolto le consorelle degli altri paesi. Quindi sì al sostegno alle banche ma solo se esse sostengono l’economia.
Tuttavia non solo il sistema bancario, ma anche la pubblica amministrazione è chiamata con i propri comportamenti a dare un contributo positivo al sostegno dell’economia.
Non mi riferisco in questo caso a comportamenti di carattere generale, ma al fatto specifico (che costituisce una patologia esclusivamente italiana) del ritardo dei pagamenti nel caso dell’acquisto di beni e servizi e del ritardo dei rimborsi fiscali nei confronti di imprese e privati cittadini.
Si tratta di situazioni patologiche esistenti da tempo, situazioni patologiche che in molti settori e in molte regioni si vanno ulteriormente aggravando. Ciò deprime ancora di più il ciclo economico e rende allo stesso tempo più costoso l’acquisto di beni e servizi.
Il primo aiuto dello Stato all’economia in crisi sta quindi nella vecchia ed elementare regola che i debiti vanno pagati e vanno pagati nel tempo dovuto.

Romano Prodi

sabato 24 gennaio 2009

TRENTA ANNI FA L'ASSASSINIO DI GUIDO ROSSA


«Le Br si sentivano di sinistra e in nome della classe operaia compivano il più velenoso attentato contro i lavoratori». Così il segretario del Pd, Walter Veltroni, ha ricordato l'uccisione, trenta anni fa, dell'operaio e sindacalista dell'Italsider, Guido Rossa, che aveva segnalato alla vigilanza la presenza in fabbrica di fiancheggiatori dei terroristi. «Le Brigate Rosse uccisero un operaio - ha sottolineato Veltroni - non un delatore, come scrisse qualche giornale, ma un democratico vero, che credeva nelle leggi dello Stato e voleva tutelare la vita di altre persone. Coerente con le sue idee, Rossa si era schierato, aveva capito l'errore di chi diceva "né con lo Stato né con le Br" e aveva denunciato chi diffondeva materiale dei terroristi».Il segretario del Pd ha citato tante altre vittime del terrorismo, e si è chiesto, riferendosi all' uccisione di Aldo Moro, «se Moro e Berlinguer avessero potuto portare avanti il loro progetto quale Paese sarebbe diventata l'Italia». Sabina Rossa, figlia del sindacalista ucciso ed oggi deputato del Pd, ha ricordato come il padre fosse una persona «positiva, solida nelle sue convinzioni, coerente nella vita con i suoi ideali e con una grande ricchezza civile e morale». La parlamentare ha chiesto «alla politica di saper cogliere le inquietudini giovanili per evitare nuovi drammi, perchè trent'anni fa non ne fu capace».




venerdì 23 gennaio 2009

APPROVATO IL FEDERALISMO FISCALE. IL PD SI ASTIENE

Oggi è stato approvato in Senato il disegno di legge sul Federalismo Fiscale con l’astensione politicamente determinante dei senatori del Partito Democratico.
E’ il primo passo di una grande riforma che cambierà in profondità il sistema di finanziamento delle Autonomie Locali e delle Regioni.
Due i principi essenziali: autonomia e responsabilità.
Obiettivo della legge è riscrivere il patto fiscale tra i cittadini e lo stato.
Giusto pagare le tasse, giusto combattere l’evasione fiscale, ma altrettanto giusto è richiamare sindaci e presidenti al rigore nella spesa pubblica.
Basta sperperi che hanno in questi anni ingigantito il debito pubblico senza dare più servizi ai cittadini.La legge ha perso al Senato , per iniziativa dei senatori PD, quei tratti egoistici del primo disegno della Lega.
Ora possiamo dire che il Senato ha approvato una legge all’insegna della coesione nazionale e della solidarietà sociale. Una legge buona per il Nord e per il Sud.
Per queste ragioni il PD si è astenuto con una apertura di credito alla maggioranza.
Vedremo se nei prossimi passaggi parlamentari la maggioranza saprà onorare gli impegni presi oggi col Paese.

Senatore Luigi Vimercati

GIORNATA DELLA MEMORIA






NERVIANO PER LA PACE




  • Venerdì 23 Gennaio ore 21: A CHE PUNTO E' LA NOTTE - spettacolo curato dall'Associazione Collage con parole e musica per la non violenza


  • Sabato 24 Gennaio ore 21: EBREI E ROM DUE STORIE DELLO STESSO DOLORE - serata curata dall'ANPI di Nerviano che prevede la mostra "Divoramento e Genocidio", la proiezione del video "A forza di essere vento" e un concerto di musiche Rom


  • Martedì 27 Gennaio ore 21:
    GIORNO DELLA MEMORIA

    MUSICA DALLA SHOAH - spettacolo di musica klezmer organizzato con MusiCuMozart e diretto da Marco Rotellini e proiezione del video "LEZIONI DI MEMORIA" realizzato dai ragazzi della scuola media


- TUTTI GLI EVENTI SI TERRANNO PRESSO LA SALA BERGOGNONE CON ENTRATA LIBERA



Il 27 gennaio 1945, quando i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz si aprirono alla libertà, mancavano ancora un centinaio di giorni all'ingloriosa fine di Hitler nel bunker di Berlino. Cento giorni in cui fu possibile al capo della banda degli assassini nazisti ordinare altre atrocità.Quante lacrime, quanto sangue, quante sofferenze, sei milioni di deportati sterminati soltanto perché ebrei. Shoah è una parola ebraica, che significa catastrofe, disastro, distruzione. Oggi viene usata per indicare lo sterminio sistematico."La prima pattuglia russa giunse in vista del campo verso il mezzogiorno del 27 gennaio 1945. Fummo Charles ed io i primi a scorgerla: stavamo trasportando alla fossa comune il corpo di Somogyl (....)". La liberazione di Auschwitz colse Primo Levi, "marchiato" con il numero di matricola 174517, con la morte addosso e non in senso metaforico, lo racconta lui stesso ne La Tregua. "Rovesciammo la barella sulla neve corrotta, ché la fossa era ormai piena, ed altra sepoltura non si dava: Charles si tolse il berretto, a salutare i vivi e i morti (.....) Charles ed io sostammo presso la buca ricolma di membra livide, mentre altri abbattevano il reticolato; poi rientrammo con la barella vuota, a portare la notizia ai compagni".Il tema della memoria noi oggi cerchiamo di porre alla riflessione di tutti i cittadini di Nerviano. Per non dimenticare. Per ricordare a chi vorrebbe riscriverla che la storia è quella di Primo Levi, dell'Olocausto e dei tanti milioni di vittime e dei tanti antifascisti che si opposero all'orrore per la loro e la nostra libertà. Di ieri e di oggi.E rimane, deve rimanere, la memoria.

Girolamo Franceschini

giovedì 22 gennaio 2009

EBREI E ROM DUE STORIE DELLO STESSO DOLORE


Sabato 24 Gennaio alle ore 21.00 presso la Sala Bergognone l'ANPI di Nerviano organizza in collaborazione con l'Amministrazione Comunale una serata dedicata all'olocausto del popolo Rom.
In particolare l'evento prevede la mostra "Divoramento e Genocidio", la proiezione del video "A forza di essere vento" e un concerto di musiche Rom con i MusiKanti.
Trascurare gli zingari, tacere del loro massacro costituirebbe una seconda ingiustizia contro di loro.
La memoria del popolo zingaro massacrato deve trovare un posto tra tutti i popoli del mondo (Miriam Novitovich - ebrea polacca sopravvissuta al lager)

sabato 17 gennaio 2009

PIERINO

Una grande perdita per la famiglia, ma anche per l'intera comunità.
Mercoledì 14 gennaio un infarto si è portato via Pierino Vecchierelli, persona nota in paese per la sua attività di imprenditore ma anche per aver sempre saputo affiancare al lavoro una sana passione politica e per il volontariato.
Vecchierelli, 53 anni, era infatti il titolare dell'impresa di costruzioni edili Vecchierelli & C. di viale Kennedy, attiva da più di 30 anni e punto di riferimento per l'intero territorio.
Sposato con tre figli, Vecchierelli si è sentito male mentre, in auto, era fuori per lavoro: colpito da infarto è stato subito soccorso dai volontari arrivati dopo la chiamata al 118 e poi trasportato all'Ospedale Sacco di Milano.
A fianco dell'attività lavorativa, che lo aveva visto anche insieme all'Associazione Artigiani, vi è sempre stato un impegno politico sempre correttissimo: è stato iscritto prima al Partito Comunista, poi ai Democratici di Sinistra e infine al Partito Democratico.
Inoltre, il nervianese faceva parte anche del direttivo dell'associazione di volontariato Collage della quale era consigliere. «Pierino era sempre disponibilissimo – ricordano dall'associazione -, quando avevi bisogno lui non si tirava mai indietro e veniva sempre a dare una mano». Proprio per il Collage, in occasione del Natale, Pierino si era premunito di realizzare la muratura, all'interno della sede, dove ora sono esposte alcune opere che ricordano le attività e lo spirito dell'associazione.
In paese tutti gli volevano bene: tante le persone che lo ricordano come persona gentile, leale, onesta, sempre mossa da un grande senso civile e sociale.



Tratto da Settegiorni del 16 Gennaio 2009

venerdì 16 gennaio 2009

PIERINO

I funerali di Pierino Vecchierelli sono fissati per domani, 17 Gennaio, alle ore 14 presso la Parrocchia di Maria Madre della Chiesa.

giovedì 15 gennaio 2009

LA LEGA SI ASTIENE: GOVERNO BATTUTO SU UN ORDINE DEL GIORNO PD


La Lega si è astenuta sull'ordine del giorno relativo al rispetto del patto di stabilità da parte degli enti locali. Una scelta che è stata determinante per le votazioni in Aula alla Camera e che ha consentito l'approvazione dell'odg del Pd, sul quale il governo ha espresso parere contrario.

«Non è un segnale al governo». Lo dice Roberto Cota presidente dei deputati della Lega riferendosi all'odg del Partito democratico approvato dall'aula contro il parere del governo. «Il governo non è stato battuto - dice l'esponente del Carroccio - l'ordine del giorno del Pd dice cose simili a un nostro ordine del giorno accolto dal governo».

Ma il Pd la pensa diversamente. «È la decima sconfitta del governo in aula alla Camera ed è un chiaro segnale delle fibrillazioni interne alla maggioranza. Oltre all'astensione in massa della Lega altri esponenti settentrionali del pdl hanno manifestato con il proprio voto il dissenso verso l'esecutivo». È il commento del segretario d'aula del gruppo del Pd, Erminio Quartiani. Il governo, spiega, è stato battuto in aula alla camera nel corso delle votazioni sugli ordini del giorno al decreto anticrisi. È passato, sottolinea, con uno scarto di 7 voti (231 favorevoli, 224 contrari, 36 astenuti) un ordine del giorno del Pd, su cui l'esecutivo aveva espresso parere contrario, che impegna il governo ha valutare la possibilità di escludere dai saldi utili del patto di stabilità interno i pagamenti a residui concernenti spesi per investimenti effettuati nei limiti delle disponibilità di cassa a fronte di impegni regolarmente assunti ai sensi del testo unico degli enti locali. «Il nostro odg - conclude Quartiani - raccoglie le proteste legittime dei tanti amministratori locali su cui il governo sta facendo ricadere i costi della crisi».

L'Unità

mercoledì 7 gennaio 2009

MALPENSA: LAVORATORI DI CARGO CITY IN CORTEO SOTTO LA NEVE PER LA DIFESA DEL POSTO DI LAVORO. SOLIDARIETA' DEL PD LOMBARDO




Circa 200 lavoratori di Cargo City, l'area dell'aeroporto di Malpensa dedicata al traffico merci, hanno manifestato oggi sotto la neve la loro opposizione all'abbandono del settore da parte di Cai-Alitalia con un presidio davanti alla sede Enac dello scalo varesino e un corteo nei piazzali e all'interno dell'aerostazione. In una lettera inviata a Palazzo Chigi, all'Enac, alle istituzioni milanesi e lombarde, all'Alitalia e alla Sea, i sindacati locali che rappresentano i lavoratori (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Ugl-Ta, Sdl) evidenziano "la situazione occupazionale già in forte crisi a seguito della decisione di Cai di ridurre a Malpensa i voli giornalieri da 170 a 16, situazione che peggiorerà dal 13 gennaio quando sarà fatta cessare l'attività cargo.


La quota di mercato rappresentata dalle merci Alitalia a Malpensa equivale al 50 per cento circa del totale e, pertanto, non va persa". I lavoratori chiedono pertanto che il Governo "si faccia interprete della situazione con Cai in questa fase di transizione, in attesa che un nuovo soggetto supplisca al vuoto lasciato da Alitalia Cargo". Si calcola che l'abbandono del settore cargo da parte di Cai-Alitalia metta a repentaglio 500 posti di lavoro diretti nello scalo di Malpensa, che salirebbero a 1.500 considerando l'indotto.


Al presidio ha partecipato, in segno di solidarietà con i lavoratori, una rappresentanza del Pd lombardo comprendente, tra gli altri, il segretario regionale Maurizio Martina, il responsabile enti locali Alessandro Alfieri, il capogruppo in Consiglio regionale Carlo Porcari, il presidente della Provincia di Milano Filippo Penati e il senatore Luigi Vimercati della commissione lavori pubblici, trasporti e comunicazioni di Palazzo Madama.


In una nota diffusa in concomitanza con la manifestazione, i parlamentari lombardi del Pd affermano: "L'approssimarsi del varo ufficiale della nuova Alitalia, nonostante l'esborso di ben 4 miliardi di denaro pubblico, conferma le più pessimistiche previsioni sul futuro dell'aeroporto di Malpensa. Sono ormai certi ulteriori tagli, dopo quelli del 2008, con il sostanziale azzeramento delle rotte intercontinentali. Ancora e più di prima i viaggiatori lombardi dovranno chiedere un passaggio ad altre compagnie aeree se vorranno raggiungere, per turismo o affari, le più importanti destinazioni mondiali. Ciò rischia di dare un colpo mortale all'Expo 2015 e, certamente, frappone altri ostacoli allo sviluppo dell'economia della Lombardia. Tutto questo è ancor più grave nella fase di accentuata recessione che stiamo attraversando, con centinaia di imprese in difficoltà e migliaia di lavoratori che rischiano di non avere più un lavoro nei prossimi mesi.


Stupisce pertanto la sostanziale acquiescenza del sindaco di Milano Moratti, del presidente della Regione Formigoni e della Lega Nord, sempre battaglieri a parole, ma incapaci di risultati concreti e di tutelare gli interessi dei milanesi e dei lombardi nei confronti di un Governo che ha di fatto abbandonato gli aeroporti milanesi al loro destino".


"Per queste ragioni - aggiungono i parlamentari lombardi - aderiamo convinti al Malpensa Day indetto per domani dal presidente della Provincia Penati. Sarà un'occasione importante per riaffermare il nostro impegno di parlamentari a vantaggio di una comunità che ha sulle spalle la responsabilità di far ripartire il treno dell'economia nazionale. Risolvere positivamente la questione del trasporto aereo lombardo, sia passeggeri sia cargo, è infatti di vitale importanza per l'intero sistema produttivo italiano".


Senatori e deputati lombardi del Pd continueranno a dare battaglia in Parlamento per chiedere all'Esecutivo di mettere sul mercato i diritti di volo e gli slot riferiti a Linate e Malpensa perché "solo rivolgendosi al mercato del trasporto aereo sarà possibile dare una risposta concreta alle imprese e ai viaggiatori lombardi".



Tratto da www.democraticiamilano.it