mercoledì 7 gennaio 2009

MALPENSA: LAVORATORI DI CARGO CITY IN CORTEO SOTTO LA NEVE PER LA DIFESA DEL POSTO DI LAVORO. SOLIDARIETA' DEL PD LOMBARDO




Circa 200 lavoratori di Cargo City, l'area dell'aeroporto di Malpensa dedicata al traffico merci, hanno manifestato oggi sotto la neve la loro opposizione all'abbandono del settore da parte di Cai-Alitalia con un presidio davanti alla sede Enac dello scalo varesino e un corteo nei piazzali e all'interno dell'aerostazione. In una lettera inviata a Palazzo Chigi, all'Enac, alle istituzioni milanesi e lombarde, all'Alitalia e alla Sea, i sindacati locali che rappresentano i lavoratori (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Ugl-Ta, Sdl) evidenziano "la situazione occupazionale già in forte crisi a seguito della decisione di Cai di ridurre a Malpensa i voli giornalieri da 170 a 16, situazione che peggiorerà dal 13 gennaio quando sarà fatta cessare l'attività cargo.


La quota di mercato rappresentata dalle merci Alitalia a Malpensa equivale al 50 per cento circa del totale e, pertanto, non va persa". I lavoratori chiedono pertanto che il Governo "si faccia interprete della situazione con Cai in questa fase di transizione, in attesa che un nuovo soggetto supplisca al vuoto lasciato da Alitalia Cargo". Si calcola che l'abbandono del settore cargo da parte di Cai-Alitalia metta a repentaglio 500 posti di lavoro diretti nello scalo di Malpensa, che salirebbero a 1.500 considerando l'indotto.


Al presidio ha partecipato, in segno di solidarietà con i lavoratori, una rappresentanza del Pd lombardo comprendente, tra gli altri, il segretario regionale Maurizio Martina, il responsabile enti locali Alessandro Alfieri, il capogruppo in Consiglio regionale Carlo Porcari, il presidente della Provincia di Milano Filippo Penati e il senatore Luigi Vimercati della commissione lavori pubblici, trasporti e comunicazioni di Palazzo Madama.


In una nota diffusa in concomitanza con la manifestazione, i parlamentari lombardi del Pd affermano: "L'approssimarsi del varo ufficiale della nuova Alitalia, nonostante l'esborso di ben 4 miliardi di denaro pubblico, conferma le più pessimistiche previsioni sul futuro dell'aeroporto di Malpensa. Sono ormai certi ulteriori tagli, dopo quelli del 2008, con il sostanziale azzeramento delle rotte intercontinentali. Ancora e più di prima i viaggiatori lombardi dovranno chiedere un passaggio ad altre compagnie aeree se vorranno raggiungere, per turismo o affari, le più importanti destinazioni mondiali. Ciò rischia di dare un colpo mortale all'Expo 2015 e, certamente, frappone altri ostacoli allo sviluppo dell'economia della Lombardia. Tutto questo è ancor più grave nella fase di accentuata recessione che stiamo attraversando, con centinaia di imprese in difficoltà e migliaia di lavoratori che rischiano di non avere più un lavoro nei prossimi mesi.


Stupisce pertanto la sostanziale acquiescenza del sindaco di Milano Moratti, del presidente della Regione Formigoni e della Lega Nord, sempre battaglieri a parole, ma incapaci di risultati concreti e di tutelare gli interessi dei milanesi e dei lombardi nei confronti di un Governo che ha di fatto abbandonato gli aeroporti milanesi al loro destino".


"Per queste ragioni - aggiungono i parlamentari lombardi - aderiamo convinti al Malpensa Day indetto per domani dal presidente della Provincia Penati. Sarà un'occasione importante per riaffermare il nostro impegno di parlamentari a vantaggio di una comunità che ha sulle spalle la responsabilità di far ripartire il treno dell'economia nazionale. Risolvere positivamente la questione del trasporto aereo lombardo, sia passeggeri sia cargo, è infatti di vitale importanza per l'intero sistema produttivo italiano".


Senatori e deputati lombardi del Pd continueranno a dare battaglia in Parlamento per chiedere all'Esecutivo di mettere sul mercato i diritti di volo e gli slot riferiti a Linate e Malpensa perché "solo rivolgendosi al mercato del trasporto aereo sarà possibile dare una risposta concreta alle imprese e ai viaggiatori lombardi".



Tratto da www.democraticiamilano.it

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