venerdì 23 gennaio 2009

GIORNATA DELLA MEMORIA






NERVIANO PER LA PACE




  • Venerdì 23 Gennaio ore 21: A CHE PUNTO E' LA NOTTE - spettacolo curato dall'Associazione Collage con parole e musica per la non violenza


  • Sabato 24 Gennaio ore 21: EBREI E ROM DUE STORIE DELLO STESSO DOLORE - serata curata dall'ANPI di Nerviano che prevede la mostra "Divoramento e Genocidio", la proiezione del video "A forza di essere vento" e un concerto di musiche Rom


  • Martedì 27 Gennaio ore 21:
    GIORNO DELLA MEMORIA

    MUSICA DALLA SHOAH - spettacolo di musica klezmer organizzato con MusiCuMozart e diretto da Marco Rotellini e proiezione del video "LEZIONI DI MEMORIA" realizzato dai ragazzi della scuola media


- TUTTI GLI EVENTI SI TERRANNO PRESSO LA SALA BERGOGNONE CON ENTRATA LIBERA



Il 27 gennaio 1945, quando i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz si aprirono alla libertà, mancavano ancora un centinaio di giorni all'ingloriosa fine di Hitler nel bunker di Berlino. Cento giorni in cui fu possibile al capo della banda degli assassini nazisti ordinare altre atrocità.Quante lacrime, quanto sangue, quante sofferenze, sei milioni di deportati sterminati soltanto perché ebrei. Shoah è una parola ebraica, che significa catastrofe, disastro, distruzione. Oggi viene usata per indicare lo sterminio sistematico."La prima pattuglia russa giunse in vista del campo verso il mezzogiorno del 27 gennaio 1945. Fummo Charles ed io i primi a scorgerla: stavamo trasportando alla fossa comune il corpo di Somogyl (....)". La liberazione di Auschwitz colse Primo Levi, "marchiato" con il numero di matricola 174517, con la morte addosso e non in senso metaforico, lo racconta lui stesso ne La Tregua. "Rovesciammo la barella sulla neve corrotta, ché la fossa era ormai piena, ed altra sepoltura non si dava: Charles si tolse il berretto, a salutare i vivi e i morti (.....) Charles ed io sostammo presso la buca ricolma di membra livide, mentre altri abbattevano il reticolato; poi rientrammo con la barella vuota, a portare la notizia ai compagni".Il tema della memoria noi oggi cerchiamo di porre alla riflessione di tutti i cittadini di Nerviano. Per non dimenticare. Per ricordare a chi vorrebbe riscriverla che la storia è quella di Primo Levi, dell'Olocausto e dei tanti milioni di vittime e dei tanti antifascisti che si opposero all'orrore per la loro e la nostra libertà. Di ieri e di oggi.E rimane, deve rimanere, la memoria.

Girolamo Franceschini

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