lunedì 5 gennaio 2009

PENATI A MORATTI E FORMIGONI, INSIEME PER MALPENSA

Fa un appello al Comune di Milano e alla Regione Lombardia il presidente della Provincia di Milano Filippo Penati, che ha invitato oggi Letizia Moratti e Roberto Formigoni a "sottoscrivere insieme una piattaforma programmatica di lavoro e impegno ad aprire una vertenza formale con il Governo per la liberalizzazione dei diritti di volo su Malpensa".

Da Penati arriva una forte critica all'accordo con Air France che, se firmato, penalizzerebbe fortemente Malpensa e ridurrebbe anche le rotte di Fiumicino. "Dobbiamo capire se a Cai abbiamo consegnato degli aerei e un asset industriale o il monopolio del trasporto aereo in Italia e se ad Air France si va a cedere il 25% della nuova Alitalia oppure il 50-60% del traffico passeggeri italiano", ha detto il presidente della provincia di Milano ricordando come, sul tema della liberalizzazione degli slot, ai tempi del governo Prodi le autorita' lombarde erano concordi. "Oggi Camera di Commercio e Assolombarda non dicono piu' una parola - ha sottolineato Penati - perche' un pezzo del loro mondo e' finito a fare il socio di Cai e la liberalizzazione andrebbe a ledere il monopolio della nuova Alitalia. E' paradossale che un uomo di sinistra come me debba alzare la voce in favore del rispetto delle regole di mercato". In base all'orario comunicato dalla nuova Alitalia, che entrera' in vigore il 13 gennaio, Penati riferisce che a Malpensa resterebbero solo tre rotte intercontinentali: il giornaliero per New York e tre voli alla settimana per Tokyo e San Paolo: "Ci saranno pero' - ha spiegato - 99 partenze settimanali da Roma e Milano per Parigi. I patrioti di Cai, che dovevano garantire l'italianita' della compagnia di bandiera, isolano Malpensa, consegnando il mercato ai francesi". Confermato il "Malpensa day" di giovedi' 8, cui sono stati invitati i presidenti delle province di Varese, Novara e Verbania per un incontro con il presidente di Sea Giuseppe Bonomi. Seguiranno incontri con le organizzazioni sindacali e con le associazioni che rappresentano le categorie economiche (commercianti, artigiani, cooperative).


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