sabato 30 agosto 2008

ANCHE IL PARTITO DEMOCRATICO SBARCA IN RETE

Anche il circolo nervianese del Partito democratico sbarca sul web. Lo strumento scelto è sempre quello del blog, interfaccia immediata coi navigatori in internet. Il circolo del Pd, intitolato a Fiorella Ghilardotti, è visitabile al sito http://democraticinerviano.blogspot.com dove il mondo del Pd locale e nazionale è tutto a portata di un click. Per quanto riguarda la politica nervianese, il circolo ha messo on line le proprie considerazioni sul Piano per il diritto allo studio per l'anno scolastico 2008/2009, sono on line alcuni articoli di stampa sulle polemiche sullo stesso piano per il diritto allo studio e sulla replica del sindaco Enrico Cozzi dopo il rimpasto di giunta. Visibile anche il resoconto della mattinata per ricordare il dramma della Birmania, l'analisi delle ultime elezioni, interviste al segretario regionale del Pd Maurizio Martina e a Walter Veltroni. Oltre a un calendario che rende visibili, giorno per giorno, tutti gli appuntamenti, anche il circolo locale pubblicizza la festa del Pd in svolgimento a Milano.

Settegiorni 29 Agosto Alessandro Luè

venerdì 29 agosto 2008

UNA COMPAGNIA DI BANDIERINA

Una soluzione «confusa che non fa gli interessi del Paese» e che trasforma l'Alitalia in una «compagnia di bandierina»: questa l'opinione di Walter Veltroni, commentando le decisioni del Consiglio dei ministri e le prospettive del'azienda. «La vicenda Alitalia – sostiene il segretario del Pd – è lo specchio fedele di come il governo Berlusconi sia vittima della sua demagogia e della sua inadeguatezza. Il Partito democratico auspica ovviamente che da questa situazione si possa venir fuori con il minor impatto possibile sui livelli occupazionali ma non può e non deve far passare in secondo piano il suo dovere di dire chiaramente e con forza che quella prescelta dal governo rappresenta una soluzione pasticciata, confusa, pericolosa e che non persegue affatto l'interesse del nostro Paese».

«Sono mesi - ricorda Veltroni - che il Pd lancia l'allarme sull'inqualificabile prospettiva di scaricare le perdite della compagnia sui contribuenti italiani, sugli azionisti e obbligazionisti della società, sui lavoratori dell'azienda e sulle loro famiglie. In questi giorni i più autorevoli commentatori economici italiani hanno ripreso queste osservazioni sollevando anche altri pesanti interrogativi, riguardo ad esempio; l'approvazione europea di questo piano. Sono tutti dubbi molto gravi e fondati che il governo ha il dovere di chiarire immediatamente nelle sedi parlamentari e che fanno ancor di più rimpiangere l'incredibile occasione perduta mesi fa quando la destra respinse scelleratamente, per miopi calcoli elettorali, l'accordo di fatto già raggiunto con Air France». «Rispetto a quelle prospettive, Alitalia e i cittadini italiani si trovano oggi davanti un futuro peggiore sotto tutti i punti di vista. E, alla faccia della tanto decantata difesa dell'italianità, il piano presentato ci consegna una compagnia di bandiera che di fatto diventa di "bandierina", con un inaccettabile ridimensionamento della capacità di espansione internazionale. Non era davvero questa - sottolinea - la nuova Alitalia che si sarebbe dovuta far nascere». «Le responsabilità del centrodestra sono state in questa vicenda enormi. Al di là degli escamotage comunicativi del governo, nessuno - conclude - potrà cancellare questa verità». Durissimo anche il commento del ministro ombra all’economia Pierluigi Bersani secondo il quale «sarà una compagnia più piccola, più domestica che dovrà cercare alleanze con Airfrance in condizioni meno favorevoli per noi, per i lavoratori, i consumatori e i risparmiatori».

L'Unità 28/08/2008

martedì 26 agosto 2008

FESTA DEMOCRATICA MILANO

Festa Democratica 28 AGOSTO - 22 SETTEMBRE 2008

sabato 23 agosto 2008

BELLA POLITICA


Al via Festa Democratica 2008
"Il PD è alla sua prima Festa. Sarà il centro della politica italiana. C’è impegno, cultura, confronto politico, passione condivisa, vera e propria comunità. La Festa che i volontari hanno costruito è davvero bella politica".
Visita il sito della Festa Nazionale del PD
www.festademocratica.it/

martedì 19 agosto 2008

L'OPINIONE PUBBLICA

Invitiamo i visitatori del blog a commentare


La lettera di Walter Veltroni a 'Repubblica' del 18 agosto





Caro direttore, quattro ragazzi piemontesi, come ha raccontato nel suo bell´articolo Fabrizio Ravelli, girano l´Italia a raccogliere, sulla strada, le testimonianze e i ricordi dei vecchi del nostro paese, per farne una banca della memoria consultabile su Internet. A Pieve Santo Stefano si raccolgono, in quello che credo sia il più importante archivio di storia nazionale, i diari scritti da italiani qualunque.

I ricordi, le storie, i drammi, i sogni di persone che non hanno altro titolo per raccontare di loro se non quello di aver vissuto, di aver attraversato ore, giorni, mesi, anni della vita. Vita spesso condizionata dalla grande storia: quella che fa le guerre, le battaglie, le malattie, le ingiustizie.

Il grumo di vita vera che le vicende umane di Pieve Santo Stefano e di www.bancadellamemoria. it raccontano ci ricordano che tutto non può essere riassunto in grafici colorati e in parole sagge. La storia grande, quella sistemata ordinatamente nei libri, ha significato un padre scomparso in Russia, una sorella devastata dal tifo, un figlio trasformato in una sagoma dipinta con il gesso sulla strada. La memoria. Ciò che ci fa, storicamente e soggettivamente, quello che siamo. La memoria, ciò che stiamo perdendo.

E chi la conserva, la tutela, la diffonde fa qualcosa di paragonabile allo sforzo degli scienziati che, studiando il Dna, immaginano di farci vivere a lungo, magari in ottime condizioni.

Nel film di Ridley Scott "Blade Runner", una profezia di futuro cupo, l´uomo è riuscito, come in effetti è vicino a fare, a riprodurre se stesso. Così, nel film, esistono uomini che sono "replicanti", perfetti in ogni dettaglio. Salvo uno: non conoscono le emozioni, non le conoscono perché non hanno la memoria. E se, in fondo, fosse questa la vera epidemia moderna? Non una delle mille paure che hanno attirato la nostra fuggevole attenzione per un attimo: Ebola, la Sars...

La vera epidemia del nostro tempo è la perdita della memoria. Uno dei più bei romanzi degli ultimi anni è, per me, l´opera prima di un ragazzo americano di ventisei anni (la stessa età del Premio Strega Paolo Giordano, ricordarsi di avere fiducia nei giovani). Si chiama Stefan Merrill Block ed ha scritto una meravigliosa storia, anzi due in una, che si intitola in Italia: "Io non ricordo".
E´ un affresco a due voci sulla diffusione di una variante precoce dell´Alzheimer. E´ la descrizione di quello che questa malattia produce: la progressiva, inarrestabile, perdita di sé. Come da bambini a poco a poco si impara e si assume consapevolezza di sé e del mondo, così l´Alzheimer progressivamente cancella ogni cognizione, ogni ricordo, persino la consapevolezza della propria identità.

Da sindaco ho cercato, con il mio assessore agli Affari Sociali, di costituire centri in ogni Municipio di Roma per assistere i malati e dare sollievo alle loro famiglie. Parlando con i figli ci si sente raccontare, inevitabilmente, il momento in cui il proprio padre li ha guardati, semplicemente guardati, senza capire chi fossero. Nel libro di Merrill Block uno dei malati sottopone a chi lo va a trovare a casa un foglio prestampato in cui dice: «La prego di perdonare i miei strani commenti e di non offendersi se dimentico completamente chi è lei». Tra le domande del questionario ci sono, anche, «rapporto con me» e « le devo dei soldi? Se sì, per favore descriva quanti e per cosa». La vita si cancella, si fa un buio totale.

La vita non ha passato e non ha futuro. E´ un puro presente, un quotidiano leggero e inutile. Perché deprivato di quel senso che è la somma del tempo vissuto e delle attese, biologicamente ogni volta inedite, del tempo che verrà per sé e per il prodotto del proprio sangue.

Ma il valore di "Io non ricordo" sta anche nel dirci che la rimozione della memoria non è solo una malattia o una tragedia individuale, ma un fatto storico e sociale. E noi stessi, osservando il paesaggio della nostra società, abbiamo la sensazione che lo "spirito del tempo" dominante tenda a cancellare il passato, la storia collettiva, le tragedie e le rinascite tutto agglutinando in una informe massa nera, giudicata inutile perché passata e dunque non utilizzabile in modo speculativo.

Lo "spirito del tempo" si alimenta di una frenetica bulimia di presente, rifiuta la coscienza e i valori che vengono dalla storia, perché inutili. Ma rifiuta anche la passione per un futuro da fare insieme, perché sogni buoni solo per gli idealisti. Così la nostra società vive terremoti devastanti che durano meno di un´edizione straordinaria, non trasmette valori che ha rimosso, non restituisce quella combattiva voglia di futuro, quella energia che è il solo antidoto allo sfarinamento morale e sociale di una comunità.

Hanno, in questo senso, ragione Nanni Moretti ed Eugenio Scalfari quando parlano della perdita dello spirito pubblico di una nazione che si trova, spesso, a vedere cancellati i confini di sé: il valore della legalità, della verità, della coerenza, del primato dell´interesse pubblico su quello privato.

Ieri non esiste e domani non dipende da te. Non sei un cittadino, ma uno spettatore. Non sei un cittadino, ma un consumatore della società. Con queste certezze il nostro tempo finisce col farsi vuoto di senso. E con il lasciare spazio a paure parossistiche, quasi ancestrali. E ad egoismi eccessivi, quasi infantili.

Lo dico pensando al mio ruolo. Credo che a noi, a me, spetti in primo luogo il coraggio di essere sé stessi quando questo appare più difficile. Sento semmai il bisogno di rendere sempre più chiaro, per il bene della nostra nazione, l´alternatività di valori e progetti sociali che rendono differenti gli schieramenti e le culture politiche. Tanto più ora.

Omologarsi come Zelig, piegarsi al nuovo pensiero unico è facile e vantaggioso ma è un atto di rinuncia, una manifestazione di sfiducia nelle proprie ragioni e, talvolta, persino nella propria storia. Cambiare sé stessi, senza rinunciare a testimoniare la grandezza di un percorso umano e senza rinunciare a immaginare e costruire, attraverso proposte realistiche, un presente e un futuro migliore. A cosa servirebbe altrimenti la politica?

Italo Calvino diceva di una certa idea pacchiana della modernità che essa è «come un cimitero di macchine arrugginite». E´ proprio quello che penso sia, oggi, l´idea di società di chi rimuove il passato e spegne il futuro. La società italiana, anche in ragione della sua drammatica crisi sociale e civile, si accorgerà presto che non si può vivere e crescere senza una visione e un´idea forte.

Ricordo ancora le parole di Merrill Block che raccontando, dentro il dramma dell´Alzheimer, una storia fantastica, quella di un luogo chiamato Isidora, un luogo in cui la vita vale la pena di essere vissuta, dice: «E tuttavia, la verità è che in qualsiasi caso, che tu cerchi Isidora oppure no, l´idea di Isidora è incrollabile. Si dice spesso che perfino il cinico, posando la sua vecchia testa carica di realismo sul guanciale, non possa fare a meno di vedere Isidora nei suoi sogni, non possa fare a meno di sognare Isidora al di là di ogni buon senso».

sabato 16 agosto 2008

UN MILIONE DI FIRME


“Salva l'Italia” è l'appello che lancia la manifestazione del 25 ottobre a Piazza San Giovanni a Roma e mette insieme i temi della libertà con quelli sociali.




Da una parte la critica al governo per il lodo Alfano e gli altri provvedimenti che rischiano di comprimere il ruolo democratico del Parlamento e di introdurre elementi illiberali (il reato di clandestinità, le impronte digitali ai bambini rom, una legge sulle intercettazioni che limita e danneggia la capacità di combattere il crimine),dall'altra la protesta contro un esecutivo che non aiuta le famiglie, che non sostiene stipendi e pensioni, che aumenta le tasse dopo aver detto di volerle tagliare.

Nella campagna di raccolta delle firme un ruolo importante lo ha anche il pullman che sta girando il Paese e che subito dopo ferragosto riprenderà, dal Lazio, il suo itinerario per piccoli e grandi centri.

Tra i tantissimi che hanno firmato in questi ultimi giorni anche esponenti importanti del mondo della cultura e dello spettacolo. Tra questi attori e musicisti come Gigi Proietti, Massimo Ghini, Fabrizio Gifuni, Sonia Bergamasco e Maddalena Crippa, Rocco Papaleo, Enzo Avitabile e intellettuali come Salvatore Berlingò (rettore dell'Università per stranieri di Reggio Calabria), Massimo Giovannini (rettore dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria), Paolo De Nardis (sociologo).

lunedì 4 agosto 2008

GIOVANI A NERVIANO

NO ALLA MILITARIZZAZIONE DEL DUOMO DI MILANO


Dichiarazione dell’on. Pierluigi Mantini, deputato del Pd:
“Il Duomo di Milano evoca storicamente pace, preghiera e dialogo tra culture, l’idea di farne una piazza d’armi, con presidi militari è aberrante e inaccettabile. Sarebbe un autogol, uno spot negativo per Milano e l’Expo, senza alcuna giustificazione di ordine pubblico. Chiedo al ministro La Russa di evitare questo insulto a Milano, e al prefetto Lombardi di adoperarsi affinché, come a Roma, le forze armate non siano nel centro storico ma vengano impegnate nei quartieri a partire da Quarto Oggiaro. Non è una polemica di parte ma la constatazione dell’assoluta sproporzione della misura rispetto alle finalità di ordine pubblico”.

sabato 2 agosto 2008

IL DOVERE DELLA MEMORIA





Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano scrive alle famiglie delle vittime della strage di Bologna ed esprime "commossa solidarietà a una città coraggiosa".






Ecco il testo del messaggio inviato al presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage, Paolo Bolognesi:

"Sono trascorsi ventotto anni dalla strage che il 2 agosto 1980 provocò alla stazione di Bologna la morte di ottantacinque persone e il ferimento di oltre duecento. Le immagini di quel crimine così barbaro e vile, che scosse e scuote tuttora nel profondo la coscienza degli italiani, rimangono impresse in modo indelebile nella memoria dell’intero Paese".