martedì 31 marzo 2009

NERVIANO MEDICAL SCIENCES




Riceviamo e pubblichiamo....

LETTERA APERTA DEL GRUPPO DIRIGENTE DELL’UNITA’ DI ONCOLOGIA DI NERVIANO MEDICAL SCIENCES ALLA CONGREGAZIONE DEI FIGLI DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE


R. Padre Aurelio Mozzetta, Superiore Generale, Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione (CFIC)
Dott. Franco Decaminada, CFIC
Dott. Natalino Poggi, Legale Rappresentante, CFIC


cc.
S.E. Card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato
S.E. Card. Angelo Bagnasco, Presidente Conferenza Episcopale Italiana
S.E. Cardinale Prefetto, Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica
S.E. Card. Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano
S. E. Mons. Rino Fisichella, Magnifico Rettore Pontificia Università Lateranense

Illustre On. Giulio Tremonti, Ministro dell’Economia e delle Finanze
Illustre On. Maria Stella Gelmini, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Illustre On. Maurizio Sacconi, Ministro del lavoro, della salute e delle Politiche Sociali
Illustre On. Claudio Scajola, Ministro delle Attività Produttive
Illustre On. Giuseppe Pizza, Sottosegretario Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Consiglio di Amministrazione di NMS
Personale di NMS



Abbiamo appreso la volontà della Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione, proprietaria di Nerviano Medical Sciences (NMS) dal maggio 2004, di non apportare i capitali necessari da tempo promessi per garantire le attività del Centro di Ricerca e Sviluppo di Nerviano, determinando quindi lo stato di insolvenza e, di conseguenza, il rischio di una sua liquidazione entro pochi giorni.

Non siamo a conoscenza dei motivi per i quali la Congregazione non intenda onorare l’impegno preso di capitalizzare l’Azienda. I 5 milioni conferiti recentemente rappresentano meno del 7% dell’impegno sottoscritto dalla Congregazione. Come Gruppo Dirigente dell’Unità di Oncologia di NMS riteniamo in ogni caso di avere il dovere di rappresentare con chiarezza le conseguenze etiche e materiali della decisione di mandare l’Azienda in liquidazione.

Vorremmo ricordare che dal Maggio 2004 oltre 900 pazienti con cancro sono stati trattati nei migliori centri clinici oncologici del mondo con i nostri farmaci. Farmaci da noi scoperti e caratterizzati con competenza e passione. Si tratta di 900 pazienti con cancro avanzato e metastatico e senza possibilità di cure. Molti di loro sono vissuti più a lungo grazie ai nostri farmaci e hanno avuto una qualità di vita migliore. Molti di loro sono ancora oggi in trattamento con i nostri farmaci. Non senza stupore e amarezza, chiediamo: “Con la liquidazione alle porte, come potremo continuare il trattamento di questi pazienti, molti dei quali non potranno che soccombere alla progressione della loro malattia?” Ci sia consentito menzionare che già oggi, a causa del blocco delle attività determinato dalla carenza di liquidità, abbiamo molti problemi a garantire il corretto trattamento dei nostri pazienti. Su questo punto il nostro Direttore Medico ha inviato alla Congregazione una nota dettagliata nei giorni scorsi, alla quale non abbiamo ancora avuto risposta. Inutile sottolineare che le conseguenze risarcitorie di un danno ai pazienti sarebbero incalcolabili.

Siamo inoltre certi che la Congregazione comprende appieno che la decisione di liquidare NMS avrà conseguenze molto negative sul futuro e sulla stessa dignità di oltre 700 famiglie. In un momento nel quale sono numerosi i richiami della gerarchia cattolica a dare la priorità nelle decisioni economiche ai lavoratori e alle loro famiglie, questa decisione non può non stupire. Tanto più in quanto non riusciamo, non solo noi ma anche i nostri collaboratori, a dimenticare le parole dei rappresentanti della Congregazione che solo alcuni mesi fa hanno ribadito il loro interesse per i lavoratori e le famiglie di NMS.

Passando alle conseguenze materiali, forse non meno importanti di quelle etiche quando si decide di assumere la proprietà di una realtà industriale, vogliamo credere che la Congregazione, come peraltro ha più volte dichiarato, comprenda che NMS è l’unica realtà italiana con una tradizione di ricerca e sviluppo di farmaci Oncologici di nuova generazione, con un portafoglio di progetti altamente diversificato e competenze riconosciute a livello internazionale, come dimostrato dai recenti accordi di collaborazione con le aziende americane Bristol-Myers Squibb e Genentech per lo sviluppo congiunto di nuovi farmaci. Con stupore, amarezza e indignazione ci si chiede come in un momento in cui si parla di ricerca e innovazione come uno strumento per uscire dalla crisi economica mondiale e come leva per rilanciare la competitività industriale italiana si voglia disperdere un patrimonio di esperienza professionale più che trentennale, e di conoscenze e tecnologie all’avanguardia in grado di generare ritorni significativi se messi in condizione di competere su un libero mercato, al di fuori degli attuali vincoli imposti dal contratto con Pfizer. Ricostruire un Centro Ricerca e Sviluppo in Oncologia con le tecnologie e le competenze di Nerviano richiederebbe diversi anni e investimenti impensabili.

Un esempio concreto e tangibile dei risultati generati in questi anni è rappresentato dall’inibitore di Aurora, Danusertib. Nonostante la struttura del contratto con Pfizer abbia imposto a NMS uno sviluppo clinico molto oneroso in termini di tempi e di costi, siamo riusciti a completare gli studi clinici di Fase I e di Fase II, arrivando a sottomettere la documentazione clinica al nostro interlocutore industriale obbligato.

Adesso Pfizer dovrà avanzare una proposta di acquisizione di Danusertib al massimo entro la metà di Luglio, cioè tra pochi mesi. La discontinuità aziendale oramai alle porte conseguente allo stato di insolvenza rischia di interrompere le trattative con Pfizer, o con altri interlocutori nel caso in cui Pfizer declinasse l’offerta, precludendoci una fonte oramai vicina di liquidità e ipotecando il futuro di questo nuovo agente antitumorale.

Danusertib non è l’unico prodotto generato in questi anni al quale è associabile un valore vero e tangibile. Con tutta evidenza, anche gli altri inibitori di Cdk e di Cdc7 attualmente in sviluppo clinico e due nuove molecole che sarebbero entrate in clinica quest’anno hanno un altissimo valore, benché nel nostro caso specifico purtroppo non ancora monetizzabile perchè i vincoli stipulati con Pfizer ne impediscono oggi la vendita, rimandandola obbligatoriamente ad ulteriori conseguimenti sperimentali futuri che richiedono tempo e ulteriori investimenti.

I vincoli dell'accordo con Pfizer, noti alla Congregazione che li ha sottoscritti nel Maggio 2004, richiedevano un sostegno economico a medio termine la cui improvvisa discontinuità viene a compromettere lo sfruttamento dei risultati produttivi da noi raggiunti con convinzione, passione, efficienza e professionalità.

Siamo pienamente coscienti che per giungere ad una situazione così critica e drammatica vi sono responsabilità di più soggetti coinvolti, ma la proprietà ha oneri ineludibili.

Nel corso di un incontro organizzato presso la Borsa di Milano nel Maggio 2008 con centinaia dei nostri Ricercatori, in un momento nel quale le finanze dell’Azienda non erano nell’attuale situazione drammatica, ma comunque sotto attenzione, alle ripetute domande circa la sostenibilità finanziaria, non abbiamo ricevuto chiarimenti dalla Congregazione sulle Sue strategie per garantire continuità all’Azienda, ma piuttosto l’invito a concentrarci sulla ricerca senza farci distrarre da questioni finanziarie. Come è possibile essere giunti solo pochi mesi dopo a una situazione come quella che, ancora increduli, stiamo vivendo?

Non possiamo non chiederci come mai la ricerca di partner strategici sia stata affidata alla Banca Rothschild solo poco tempo fa. Ci sembra evidente che, se tale ricerca fosse stata avviata anche solo un anno fa, in questo momento potremmo ragionevolmente trovarci di fronte ad una situazione ben diversa.

Oltre alle trattative ormai in dirittura d’arrivo con Pfizer per la cessione di Danusertib che, comunque si concludano, dovrebbero ragionevolmente portare ad un incasso al più tardi entro la fine di quest'anno, sono anche in corso incontri e discussioni con potenziali partner strategici, rappresentati da Aziende multinazionali che operano nel nostro settore, interessate ai nostri prodotti e alla nostra organizzazione. La liquidazione dell'Azienda impedirebbe qualsiasi ulteriore discussione o trattativa. Perchè precludere questo tentativo di valorizzare, nonostante le difficoltà, i numerosi risultati concreti generati in questi anni ed il patrimonio professionale di NMS?

Il piano presentato alla Congregazione prevede una ricapitalizzazione limitata dell’Azienda per circa 30 milioni €, cioè per meno del 50% di quanto promesso e sottoscritto dalla Congregazione, che permetterebbe di garantire un minimo di continuità delle attività aziendali sino alla fine di quest’anno, termine entro il quale contiamo di generare liquidità attraverso la cessione di Danusertib e di concludere la ricerca di un partner strategico.

In conclusione, nella certezza di aver svolto con la massima professionalità, dedizione e concretezza il nostro lavoro, raggiungendo con tutta evidenza risultati veri e tangibili, animati, oltre che dalla passione scientifica, dal desiderio di migliorare la condizione umana e aiutare chi soffre, riteniamo fosse nostro dovere rappresentare in maniera chiara le conseguenze etiche e materiali della decisione di non ricapitalizzare NMS avviandone di fatto la liquidazione, nella speranza che la loro piena comprensione da parte di tutti i soggetti coinvolti possa indurli a trovare una via d’uscita per una soluzione positiva della vicenda.


Il Gruppo Dirigente dell’Unità di Oncologia di Nerviano Medical Sciences

Francesco Colotta, Vice President Oncology
Maria Antonietta Cervini, Head Project Management
Silvia Comis, Director Clinical Development
Daniele Donati, Director Medicinal Chemistry
Eduard Felder, Director Chemical Core Technologies
Arturo Galvani, Director Signal Transduction
Antonella Isacchi, Director Biotechnology
Anna Migliazza, Head External Research
Jurgen Moll, Director Cell Cycle
Enrico Pesenti, Director Pharmacology
Carmela Speciale, Director Site Funding and Research Operations

NERVIANO MEDICAL SCIENCES

Ieri, Lunedì 30 Aprile, i lavoratori hanno manifestato a Milano, davanti al Pirellone, sede della Regione Lombardia. Sono stati ricevuti da un importante collaboratore del Presidente Formigoni, il dott. Benaglia, che riferisce però direttamente a lui, senza altri livelli di interlocuzione. Formigoni avrebbe - secondo le notizie riportate ai lavoratori - assunto una posizione di pressione verso CFIC la quale parrebbe essere più propensa a una ricapitalizzazione societaria, il che darebbe nuove speranze di attività e di mantenimento occupazionale ai lavoratori. L'impressione, positiva anche se tutt'ora interlocutoria, è quindi quella di un notevole passo in avanti, un ammorbidimento di CFIC e delle relative posizioni finora molto rigide........

Tratto dal sito della Parrocchia di S.Stefano Nerviano

http://www.parrocchiasstefano.it/sito_parrocchia/03_archivio_news/nerviano_medical_sciences_home.htm

venerdì 27 marzo 2009

SOLIDARITA' AI LAVORATORI DELLA NERVIANO MEDICAL SCIENCES


Il Consiglio Comunale di Nerviano ha approvato ieri sera all'unanimità la seguente:


MOZIONE

IL CONSIGLIO COMUNALE

Richiamata la propria deliberazione n° 61 del 27 ottobre 2003;
Considerata la crisi finanziaria che investe il centro ricerche Nerviano Medical Sciences;
Preso atto della lettera inviata dagli azionisti di NMS, Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione, ai ministri Gelmini, Tremonti e Sacconi, nella quale si prospetta la liquidazione dell’azienda nei primi giorni di aprile in assenza di aiuti concreti;
Rilevato che Nerviano Medical Sciences è per dimensioni, competenze ed importanza di carattere scientifico, il più grande sito di ricerca e sviluppo oncologico in Italia ed in Europa;
Visto l’appello dei lavoratori inviato a S.E. Arcivescovo di Milano Cardinal Dionigi Tettamanzi;
Nell’esprimere la propria solidarietà a sostegno dei lavoratori di Nerviano Medical Sciences;

DELIBERA

Di impegnare il Sindaco e la Giunta ad adoperarsi per tutte le iniziative che si dovessero rendere necessarie a tutela del patrimonio umano e scientifico rappresentato da Nerviano Medical Sciences;
Di ribadire la volontà di mantenere la destinazione urbanistica dell’area, rimarcando la sua vocazione ad uso di produzione e ricerca farmaceutica;
Di dare la propria disponibilità ai lavoratori e all’azienda per un supporto nella trattativa;
Di inviare la presente mozione a:
Presidente del Consiglio dei Ministri;
Ministro del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali;
Ministro dell’ Economia e delle Finanze;
Ministrro dell’Istruzione e della Ricerca;
Arcivescovo di Milano;
Presidente della Regione Lombardia;
Presidente della Provincia di Milano;
Assessore Regionale alle attività produttive;
Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione;
RSU;
Organizzazioni Sindacati Territoriali
Onorevoli Deputati della nostra zona

domenica 22 marzo 2009

«CI SARÀ UNO SVILUPPO SOSTENIBILE»


Il Pd vede di buon occhio gli elementi del piano


Nerviano - Gli elementi fondanti del Pgt sono definiti invece «positivi» dal Partito democratico. Dopo aver assistito alla serata pubblica sulle strategie del Pgt firmate dall'amministrazione del sindaco Enrico Cozzi, il Pd nervianese promuove gli elementi che caratterizzano il piano: «Diminuzione dei vincoli per il recupero degli edifici presenti nei centri storici di Nerviano e frazioni, con particolare attenzione alle problematiche derivanti dal piano di esondazione – ricordano soddisfatti dal circolo del Pd -, perequazione urbanistica che può essere definita, in estrema sintesi, una tecnica pianificatoria nella quale si realizza l'equa distribuzione dei vantaggi e dei costi prodotti dalla pianificazione; inoltre, vi è una prospettiva di sviluppo sostenibile che prevede, nell'ambito residenziale, il recupero e trasformazione del patrimonio edilizio esistente e la previsione di alcune zone di espansione a Cantone e Sant'Ilario, nell'ambito degli insediamenti produttivi l'eliminazione di alcune carenze normative che rendono complesso lo svolgersi di alcune attività e il sostegno di alcune attività ad alta qualità tecnologica-scientifica, soprattutto sull'asse del Sempione, e nell'ambito del paesaggio naturale la salvaguardia dell'esistente oltre a un piano strategico di sviluppo di nuove aree che possano mettersi in rete anche con zone extra-comunali». Il Pd poi vede una ridefinizione e miglioramento della viabilità «con un assetto ciclo-pedonale attraverso interventi di collegamento e completamento di alcune arterie già esistenti oltre alla previsione di un potenziamento della struttura carrabile attraverso alcuni interventi di riprogettazione dell'esistente, sensi unici, e soprattutto la realizzazione di nuovi percorsi attraverso il completamento di piccoli tratti che consentiranno una nuova definizione dei percorsi del traffico urbano in alcune aree comunali».


da Settegiorni 20 marzo 2009

giovedì 19 marzo 2009

ELECTION DAY PER REFERENDUM E AMMINISTRATIVE


Mandiamo una cartolina al premier



martedì 17 marzo 2009

Testamento biologico: il Pd si compatta su nutrizione e idratazione

C'è la firma della presidente del gruppo del Pd Anna Finocchiaro, dei vice presidenti Luigi Zanda e Nicola Latorre, ma soprattutto ci sono le firme di Dorina Bianchi e di Ignazio Marino sotto l'emendamento al comma 6 dell'articolo 3.
L'emendamento sull'articolo che disciplina idratazione e nutrizione è stato il punto che ha provocato le frizioni maggiori fra una parte della componente cattolica e il gruppo del Pd. Ora, dopo un lungo confronto l'emendamento messo a punto recita testualmente: «L'idratazione e la nutrizione, indicate nelle diverse forme in cui la scienza e la tecnica possono fornirle al paziente, sono da considerarsi sostegno vitale e sono comunque e sempre assicurate al paziente in qualunque fase della vita. Nell'ambito del principio di autodeterminazione, nel rispetto dell'art. 32, secondo comma, della costituzione, è ammessa l'eccezionalità del caso in cui la sospensione di idratazione e nutrizione sia espressamente oggetto della dichiarazione anticipata di trattamento».

L'Unità 17 marzo 2009

ALLENTIAMO IL PATTO DI STABILITA'


Proposta del PD per alleggerire la pressione della crisi sui comuni e promuovere la ripresa.


Il PD ha presentato una mozione che domani verrà votata alla Camera per allentare il patto di stabilità sui comuni e dare respiro agli enti locali per affrontare con maggiore vigore la crisi economica. Incontrando alla Camera dli amministratori del PD, Dario Franceschini ha attaccato il governo sull'inadeguatezza e ristrettezza delle misure anti crisi.

“Ci sono migliaia di comuni, che hanno i soldi per aprire i cantieri e dare ossigeno a lavoratori e a piccole e medie imprese, ma che non possono spenderli perché una norma del governo lo impedisce. La nostra mozione è un contributo immediato per far ripartire l'edilizia e gli investimenti negli enti locali e rientra nell'ambito dell'operazione verità che stiamo facendo e che va nell'interesse del paese e non dell'opposizione”.


martedì 10 marzo 2009

PRIMARIE PD PER LA PROVINCIA DI MILANO


il 15 Marzo p.v. si svolgerà la consultazione per la costruzione della proposta della lista del PD alle prossime elezioni provinciali che sostiene la candidatura di Filippo Penati a Presidente della Provincia di Milano.
Tutti i soci fondatori e gli iscritti sono chiamati a scegliere, con il meccanismo delle primarie, i candidati della lista del Partito Democratico alle elezioni provinciali di Milano che si svolgeranno il prossimo 6 e 7 giugno
Il Circolo Fiorella Ghilardotti di Nerviano appronterà presso la propria sede di Via Rondanini i seggi per tutti gli aventi diritto al voto di Nerviano e frazioni.
L’appuntamento per tutti è per

DOMENICA 15 Marzo
dalle ore 10 alle ore 12,30

domenica 8 marzo 2009

8 MARZO

"Le violenze contro le donne, gli stupri e tutte le forme di molestia, di vessazione, di persecuzione nei confronti delle donne" rappresentano "l'ombra piu' pesante di tutte" all'interno del "panorama generale a cui ci richiama l'8 marzo".
Lo sottolinea il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, celebrando la 'Festa della donna' al Quirinale


sabato 7 marzo 2009

16,6 MILIARDI PER LE GRANDI OPERE. A MILANO E ALLA LOMBARDIA SOLO BRICIOLE



A Milano si dice: un niente d'oro fatto su nella carta d'argento. E' quello che è rimasto in mano ai milanesi e ai lombardi della torta da 16,6 miliardi (ma solo 8,5 ce li metterà lo Stato, il resto arriverà dai privati) confezionata dal Cipe per finanziare i cantieri delle grandi opere e ridare così, secondo i voleri del Governo, fiato all'economia stressata dalla crisi e sollievo all'occupazione. Vengono destinati molti soldi a infrastrutture faraoniche, quali il ponte sullo Stretto, che chissà quando produrranno effetti, ma solo un miliardo e mezzo andrà al potenziamento del trasporto locale e, per giunta, spalmato su una molteplicità di progetti che spaziano da Roma a Palermo, da Catania a Cagliari, da Parma a Brescia, e così via. Anche le opere connesse con l'Expo 2015 sono comprese nell'elenco del Cipe, ma raccatteranno solo briciole. Ancora una volta il Governo amico del milanesissimo Berlusconi se n'è fregato di Milano e della Lombardia.
Oltre al senatore Vimercati, anche il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, ha espresso amarezza per la beffa Cipe: “La decisione del Cipe - ha detto - è l’ennesima conferma che il Governo ha scelto di penalizzare Milano e la Lombardia. La sproporzione nella distribuzione delle risorse è enorme, perché più dell’80 per cento dei fondi complessivi andranno per opere nel Mezzogiorno. E questo dimostra anche che l'Esecutivo continua a disinteressarsi delle esigenze dei territori del Nord, a cominciare da Malpensa e dall’Expo, nonostante gli impegni che qui il Pdl e la Lega hanno assunto con gli elettori.
Alle promesse e agli annunci non seguono i fatti concreti”.

da www.democraticiamilano.it

giovedì 5 marzo 2009

Senato. Mozione PD per assegno ai disoccupati

Dalle parole ai fatti. Ieri Franceschini ha proposto di dare un assegno mensile a chi perde il lavoro per la crisi. Oggi il gruppo PD del Senato ha presentato una mozione al riguardo. La novità è che si tratta di una vera innovazione rispetto alla cassa integrazione che interessa di solito solo i lavoratori delle grandi e medie imprese. Ormai una minoranza in Italia. La nostra proposta è universale. Coinvolge, infatti, tutti i disoccupati indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda in cui lavorano. Una svolta. Oggi i provvedimenti sono di fatto una decisione discrezionale della politica e delle parti sociali. Quindi vanno soprattutto a coloro che hanno più voce. Con la proposta del PD conterà solo la condizione di disoccupazione.
da:
http://www.democraticiamilano.it

lunedì 2 marzo 2009

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA PUBBLICA PER IL GIORNO 4 MARZO 2009


E' CONVOCATA UN'ASSEMBLEA PUBBLICA PRESSO LA SALA BERGOGNONE DEL PALAZZO MUNICIPALE PER IL GIORNO MERCOLEDI' 4 MARZO 2009 - ALLE ORE 21.00 - SUL TEMA "PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO" CON PRESENTAZIONE DI BOZZA DI DOCUMENTO DI PIANO E VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA.

http://www.comune.nerviano.mi.it/default.cfm?ID=790

domenica 1 marzo 2009

LE RONDE SERVONO?


PADOVA - Sono volati schiaffi venerdì sera a Padova tra no global e leghisti.

Esponenti dei due gruppi si sono confrontati fisicamente sulla questione delle ronde, con la polizia che è dovuta intervenire per difendere i 'rondisti'.

Il tutto mentre un gruppo di immigrati, fiaccole in mano, invocava pace e tolleranza nel quartiere della Stanga. Critico il sindaco Flavio Zanonato. Minimizza il questore di Padova, Luigi Savina, che fornisce i dati sulla criminalità: "In calo del 20%".

La dinamica. Tutto è accaduto poco prima delle 21.

I militanti del centro sociale Pedro, intenti a portare avanti, come da cinque anni a questa parte, l'"operazione Siberia", ovvero la distribuzione di coperte e vestiti ai senzatetto, si sono imbattuti nel gruppo di leghisti, di ronda per difendere i quartieri dalla criminalità.

E' volato qualche insulto, poi i due gruppi - in tutto una ventina di persone - sono venuti alle mani.

Le due versioni. "Si sono presi un paio di schiaffi - ha detto Max Gallob, portavoce del centro sociale - noi stavamo tranquillamente distribuendo le coperte quando abbiamo incrociato quegli energumeni". Diversa la versione di Mariella Mazzetto, consigliere comunale della Lega, insieme al segretario cittadino del Carroccio Leandro Comacchio: "Hanno cominciato a offenderci, volevano avvicinarsi, ci hanno spintonato ma alla fine è intervenuta la polizia". Proprio ieri, sulla questione ronde è arrivata la protesta del sindacato autonomo di polizia.

Critico sulle "ronde fai da te" il sindaco Flavio Zanonato (Pd): "Il risultato è che le forze dell'ordine devono impegnarsi per proteggere i rondisti, anziché i cittadini nei quartieri. Siamo alle guardie dei guardiani".

Della vicenda di Padova ha parlato in serata anche il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Giuseppe Pisanu, senatore del Pdl, fin dal primo momento critico sulle ronde. Secondo l'ex ministro dell'Interno, intervenuto a Che tempo che fa, "finora queste ronde hanno più che altro funzionato come milizie un po' patetiche di partito, o meglio peripatetiche (visto che camminano), ma non mi pare che abbiano risolto molti problemi. Anzi, qualcuno lo hanno creato, se è vero come è vero che ieri il questore di Padova ha dovuto mobilitare forze consistenti di polizia per proteggerle".


da Repubblica 28 febbraio 2009