mercoledì 25 febbraio 2009

ANDRA' BENE SE SAPREMO ESSERE UNA SQUADRA


Maurizio Martina,29 anni, segretario regionale del Pd in Lombardia, è stato scelto da Franceschini per far parte della segreteria del partito.



Non è un momento facile per il Pd. Secondo lei, qual è la prima sfida che aspetta questa nuova segreteria?
«Questo è un passaggio molto delicato, ma credo che l’intervento di Franceschini abbia davvero aperto una fase nuova, pronunciando parole coraggiose e convincenti sulla collocazione europea del partito, sul testamento biologico, sulla crisi economica e sulla centralità del lavoro. Più il Pd saprà parlare al paese reale sconfiggendo l’autoreferenzialità, più prenderà fiato il progetto politico».
Basterà per risollevarne le sorti in vista delle elezioni europee?
«Ci aspettano mesi di duro lavoro, di impegno costante nel lungo periodo, ma una vera svolta ci sarà solo se il gruppo dirigente del Pd imparerà a ragionare in termini di squadra per sciogliere i nodi che finora non ha saputo sciogliere. Se guardo ai componenti della segreteria scelta da Franceschini, al di là del sottoscritto, vedo una bella rappresentanza dei territori e una buona dose d’innovazione».
A proposito d’innovazione, si parla molto dei giovani che potrebbero rappresentare la futura classe dirigente del Pd, lei compreso.
«Prima serve il rinnovamento delle idee, poi arriverà quello delle persone.
Questo è ilmomento di praticare innovazione, non di annunciarla: basta parole, saranno le scelte del Pd a dare la cifra del cambio di passo che questo partito deve fare. Davanti a noi ci sono le Europee e una destra che merita di essere sconfitta».
Come rimotivare gli elettori delusi?
Cercandoli nelle sezioni o sui blog e nei social network?
«Mi preoccuperei se il Pd scegliesse uno solo di questi ambiti. In una società
complessa come quella attuale, conta la padronanza delle nuove tecnologie e conta il presidio nei luoghi fisici. Posso assicurare che a Milano ci sono diverse sezioni del Pd, e anche belle radicate».


Luigina Venturelli

L'Unità 25 febbraio 2009

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