lunedì 6 ottobre 2008

QUALCHE BUONA NOTIZIA!!!

C'è una sinistra che vince: la Sardegna diserta i 3 referendum anti-Soru

Mancato largamente il quorum nel test proposto dal Polo in vista delle regionali.
Non ci sono solo sconfitte per la sinistra italiana. O almeno una è stata appena evitata. Ieri il centro-destra sardo non ce l’ha fatta a “dare una lezione” alla giunta del governatore Renato Soru (nella foto).
I tre referendum proposti per abrogare la legge salvacoste e le norme sulla gestione delle risorse idriche e sulla tariffa unica dell´acqua sono falliti, fermandosi ben al di qua del quorum richiesto.
Alle 19 era andato a votare, infatti, circa il 14,2% dei sardi, cioè 202.000 sardi rispetto agli aventi diritto che sono 1.471.797 e fino alle 22, orario di chiusura dei seggi, la situazione non è cambiata di molto. Per far passare i referendum occorreva il voto di 500.000 elettori o poco più. Ma la maggioranza dei sardi, com’è del resto tradizione nell’isola per quanto riguarda i referendum – se n’è stata a casa.

Berlusconi non è bastato

Nonostante sia sceso in campo personalmente Silvio Berlusconi, la mobilitazione del centro-destra non è stata sufficiente. Né è bastato alimentare nelle settimane precedenti il voto un clima di scontro fra gli schieramenti. In effetti i referendum erano la “prova” per le Regionali 2009.
Il centro-destra ha caricato, quindi, il voto di significati politici per cui si chiedeva nelle pubblicità e negli spot televisivi un "Si, per la Sardegna", mettendo sotto accusa una legge (la cosiddetta salvacoste), pilastro del Piano paesaggistico, che secondo il Pdl causa danni perché "esclude Comuni e cittadini dalla pianificazione del territorio e impedisce un giusto sviluppo".
In realtà la legge evita scempi paesaggistici e preserve i tesori naturali che rappresentano la vera ricchezza della Sardegna.

L’ha spuntata Soru

E alla fine tutta questa “sovraesposizione” politica, che è andata al di là dei temi referendari, ha giovato al governatore Renato Soru che aveva voluto le norme contestate dal centro-destra e alla sua giunta. In questi giorni il Governatore non era entrato nella polemica e si era limitato a osservare l´inutilità dei referendum, stigmatizzando lo spreco di risorse. E anche su questo le cifre gli hanno dato ragione.

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